Avviata la campagna di prevenzione delle patologie oculistiche della terza età. A Montedomini in quattro settimane visitati oltre 700 anziani

Se gli anziani non vanno dall'oculista, l'oculista va dagli anziani. In questo caso con un camper attrezzato da ambulatorio parcheggiato nel giardino di Montedomini. E' questo la filosofia dell'iniziativa "Prevenzione Insieme" già attiva e che è stata presentato oggi a Palazzo Vecchio dall'assessore alle politiche sociosanitarie Graziano Cioni, dal presidente provinciale dell'Unione Italiana Ciechi Antonio Quatraro, da Ugo Menchini, professore ordinario di clinica oculistica e direttore della clinica oculistica universitaria di Firenze a Careggi. Erano presenti anche il presidente e il direttore dell'Asp di Montedomini Filippo Vannoni e Anna Laura Abbamondi, il presidente dell'Ancescao Pietro Perricone."Questo progetto nasce da una constatazione – ha dichiarato l'assessore Cioni – ovvero che la riduzione della capacità visiva, specie in età avanzata, rappresenta un evento traumatico che obbliga la persona a cambiamenti di stili di vita e di comportamenti difficili per un anziano. Per questo la prevenzione assume un'importanza vitale per il mantenimento della qualità della vita nella terza età. E questa iniziativa rappresenta un tassello importante del complesso di progetti definiti dalla Società della Salute e che puntano proprio a prevenire, negli anziani, l'insorgenza delle malattie".Duplice l'obiettivo dell'iniziativa, promossa dall'Agenzia internazione per la prevenzione della cecità, dall'Unione Italiana Ciechi, dall'Ancescao, dalla Clinica oculistica Universitaria di Careggi in collaborazione con la Croce Rossa, il Comune di Firenze e la Società della Salute: da un lato sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della prevenzione delle principali patologie oculari della terza età; dall'altro effettuare uno screening (nel mirino soprattutto le affezioni più diffuse come maculopatia e glaucoma) su un campione di persone che frequentano i centri anziani.In concreto dal 7 maggio al 1° giugno saranno oltre 700 gli anziani che saranno visitati grazie a una unità mobile fornita dall'Agenzia Internazionale e parcheggiata nel giardino di Montedomini, via dei Malcontenti 6. Le visite sono effettuati con la supervisione del professor Menchini. Ogni giorno vengono effettuate circa 30 visite e alla fine delle quattro settimane in cui è articolata l'iniziativa saranno 720 gli anziani controllati. Le visite sono integrate da un questionario anamnestico e sugli stili di vita. Non è necessario prenotare. Basta recarsi a Montedomini dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.30 e presentarsi al camper."L'Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità e l'Unione italiana ciechi e ipovedenti da anni conducono una lotta senza frontiere nel campo della prevenzione delle patologie oculari, trovando di volta in volta importanti alleati – ha aggiunto Quatraro –. Per noi prevenire la cecità significa in primo luogo evitare che aumenti il numero delle persone che non vedono o hanno difetti visivi. Ma il nostro contributo va anche nel senso di far conoscere meglio la cecità. Una situazione di certo non desiderata, ma con la quale si può sicuramente convivere"."La cataratta, la maculopatia degenerativa, il glaucoma e la retinopatia diabetica sono le maggiori cause di perdita della capacità visiva in terza età – ha spiegato Menchini –. In particolare il glaucoma è una patologia subdola, in quanto non vi sono chiari segni premonitori percepibili dal paziente, di qui l'importanza di una prevenzione sistematica". Menchini si è poi soffermato sulla maculopatia degenerativa. "Questa patologia rappresenta la principale causa di cecità tra gli ultrassessantacinquenni nei paesi occidentali, mentre nel terzo mondo questo primato spetta alla cataratta e al glaucoma. Si tratta di una malattia che ha un impatto fortemente negativo sull'anziano perché la vista persa non si recupera, anche con la terapia. Per questo è fondamentale intervenire in tempo, ai primi sintomi (il principale è la visione distorta) almeno per limitare i danni e fermare l'abbassamento della vista, e iniziative come quella in corso a Montedomini sono preziose proprio in questa ottica". (mf)