Contributi per ristrutturazione a favore di edifici di culto e centri civici, il consiglio approva il regolamento
Nella seduta di questo pomeriggio il consiglio comunale ha approvato due atti finalizzati ad attribuire contributi (fino al 50% del preventivo presentato) per le opere di ristrutturazione e ampliamento presso gli edifici di culto e i centri civici, e loro annessi. In particolare, è stato approvato un regolamento che per la prima volta riorganizza la materia, alla luce della legge regionale 1/2005 che ha stabilito la facoltà, e non più l'obbligo, per i Comuni di attribuire tali contributi.La nuova normativa stabilisce, anzitutto, la possibilità per l'amministrazione, tramite specifica delibera di indirizzo approvata annualmente dal consiglio comunale, di concedere tali contributi, stabilendo altresì gli ambiti territoriali, i soggetti e le categorie di opere ammesse; l'attribuzione agli edifici di culto e ai centri civici di poter attingere, tramite presentazione di idonea istanza a seguito di un bando pubblico annuale, a due fondi specifici, fissati ciascuno nella misura massima del 9% del gettito annuale derivante dagli oneri di urbanizzazione secondaria; la suddivisione dei due fondi tra i richiedenti ammessi nella misura del 20% in parti uguali fra tutte le domande aventi diritto, ed il residuo 80% in percentuale rispetto ai preventivi presentati per ogni singola domanda avente diritto; la rendicontazione annuale dei contributi erogati in sede di bilancio consuntivo.L'assemblea ha poi dato il via libera anche la delibera di indirizzo, prevista dall'articolo 2 del regolamento, con cui ha stabilito di confermare anche per il 2007 l'erogazione dei contributi, nella misura di 490 mila euro per gli edifici di culto e di 490 mila euro per i centri civici, somme derivanti dal gettito degli oneri di urbanizzazione riferiti all'anno 2005, stabilendo altresì che per quest'anno le domande saranno ammesse a condizione che le richieste siano avanzate da soggetti che non abbiano già ottenuto tale erogazione per l'ultima annualità (2006) e abbiano concluso l'intervento a base del contributo, e che le opere oggetto delle richieste siano esclusivamente finalizzate ad abbattimento delle barriere architettoniche, riduzione dei consumi energetici, ristrutturazione o ampliamento di asili nido o strutture per la prima infanzia (0-3 anni), ristrutturazione o ampliamento di centri sociali per anziani. Il bando pubblico sulla cui base potranno essere presentate le domande per il 2007 sarà pubblicato entro 15 giorni.«Ritengo che si sia compiuto un passo avanti importante nella gestione di tale questione ha commentato Antongiulio Barbaro, presidente della Commissione urbanistica del consiglio comunale grazie ad un lavoro di approfondimento anche giuridico condotto in commissione, mi pare che si siano chiarite le regole per attribuire tali contributi, introducendo fondamentali elementi di trasparenza sia nella fase di raccolta delle domande che in quella di rendicontazione. Inoltre, abbiamo ricondotto la materia, dato che l'assegnazione di tali contributi non è più obbligatoria, all'autonoma decisione del Consiglio comunale: l'obiettivo, che abbiamo cercato di perseguire anche con la delibera per il 2007, è quello di innalzare l'interesse pubblico degli interventi ammessi al contributo. Obiettivo doveroso visto che stiamo trattando di risorse pubbliche che sono finalizzate alla realizzazione di opere di urbanizzazione secondaria».«La decisione di assegnare tali contributi anche per il 2007, nel rispetto delle nuove norme stabilite con il regolamento approvato oggi ha concluso Barbaro si basa sul riconoscimento dell'importanza delle attività a favore della comunità che sono condotte dai soggetti privati indicati nella delibera e sulla considerazione che, con un contributo pubblico, tali soggetti sono in grado di attivare altre risorse private per implementare strutture che hanno finalità di pubblico interesse valuteremo il prossimo anno se le risorse così accantonate saranno state capaci di centrare gli obiettivi di pubblica utilità che intendiamo perseguire, riservandoci di modificare le categorie di opere ammesse al finanziamento». (fn)