51° concorso internazionale dell'Iris, Varrasi: «Per arricchire la nostra città c'è bisogno di queste iniziative»
«Fin quando una comunità guarda con occhi attenti un fiore, un iris, lavora sul territorio per farlo crescere, lo valuta poeticamente e scientificamente, il suo destino non è segnato».E' quanto ha dichiarato il presidente della commissione per la qualità urbana Giovanni Varrasi intervenendo a nome dell'amministrazione alla premiazione del 51° concorso internazionale dell'Iris che si è svolta questa mattina nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio.«La nostra commissione ha seguito un filo che si è dipanato secondo ben precise tappe: natura, cultura, bellezza e socialità ha spiegato il presidente Varrasi l'esauribilità delle risorse, anche territoriali, l'attenzione alle differenze, un nuovo bisogno di socialità dove chi più ha in sensibilità, cultura, proposte, più deve dare, sono contenuti di questo percorso.La Società dell'Iris, con la sua rete internazionale, segue la stessa strada.Dopo più di 50 anni dalla sua costituzione i fiorentini la considerano un vero "gioiello di famiglia" che si sa di avere, che ogni tanto si mostra e che, comunque arricchisce l'identità di Firenze.In altri tempi questi concetti potevano apparire astratti, noi tutti sappiamo oggi che ne abbiamo concretamente bisogno».«Il governo del territorio ha concluso Varrasi non può essere appannaggio esclusivo delle autorità amministrative e politiche ma deve vedere il concorso di enti, associazioni, imprese che si pongono l'obiettivo di arricchire il bene comune. La Società dell'Iris è sicuramente uno di questi soggetti». (fn)