E-move, presentata una ricerca sui comportamenti di mobilità. Emerge la richiesta di corsie preferenziali, parcheggi e rete tranviaria

Più corsie riservate ai bus, parcheggi e la realizzazione di una buona rete tranviaria. E anche maggiori informazioni sugli ingorghi del traffico, manutenzione delle strade, percorsi e orari dei servizi pubblici, tramvia e parcheggi. Sono questi i dati emersi da una ricerca dedicata alla mobilità e che ha coinvolto un campione di cittadini fiorentini e dei comuni dell'area. L'indagine è stata realizzata nei mesi di dicembre 2006 e gennaio 2007 con l'obiettivo di raccogliere elementi conoscitivi utili alla predisposizione del programma di comunicazione e partecipazione in materia di mobilità e fa parte del progetto E-move (e-democracy in area mobilità). L'indagine è stata illustrata ieri in commissione trasporti dal vicesindaco Giuseppe Matulli. "Questa ricerca è una delle attività che mettiamo in campo per creare un rapporto con l'opinione pubblica – commenta il vicesindaco Matulli –. Si tratta del primo risultato del progetto E-move e al tempo stesso è il tassello iniziale di un percorso interessante e innovativo nel campo della comunicazione e partecipazione attraverso i nuovi strumenti come internet". Il progetto E-move vuole costruire un nuovo modello di governance del sistema di mobilità attraverso la realizzazione di uno strumento permanente di consultazione e partecipazione dei cittadini allo scopo di migliorare la qualità delle scelte politiche, informare i cittadini, consentire loro un intervento a supporto delle decisioni, migliorare l'organizzazione degli enti e le performance della aziende coinvolte.Tornando alla ricerca, questa è stata effettuata attraverso interviste telefoniche realizzate con il metodo CATI su un campione di 3mila persone, residenti nel Comune di Firenze (1.204) e negli altri comuni dell'area fiorentina cui si sono aggiunti anche Prato ed Empoli(1.796), rappresentativo della popolazione. Nell'elaborazione di alcuni dati i residenti degli altri comuni sono stati raggruppati in quattro aree: Nord Ovest (Signa, Sesto Fiorentino, Prato); Nord Est (Pontassieve, Borgo San Lorenzo, Fiesole); Ovest (Scandicci, Empoli); Sud (Bagno a Ripoli, San Casciano).Per quanto concerne gli spostamenti principali, l'indagine conferma la predominanza di motivazioni legate al lavoro (56,5% Firenze; 54,8% area ) o a spesa/commissioni (23,7% Firenze; 23,8% area). Si attesta al 9% per Firenze e al 6,8 per l'area la mobilità legata al tempo libero e al 4,5% per Firenze e al 6,9 per l'area quella per motivi di studio. Molto limitati invece gli spostamenti per accompagnare i figli: 1 % a Firenze e 2% negli altri comuni dell'area.Per quanto riguarda il mezzo, sia a Firenze che nell'area si conferma la continuità della scelta modale tra spostamento principale ed altri spostamenti. Ovvero chi è abituato ad usare il mezzo privato per lavoro, lo usa anche nel tempo libero, anche nelle aree urbane meglio servite dal trasporto pubblico locale. In dettaglio, i mezzi usati prevalentemente sono l'auto e il bus sia a Firenze che nell'area. Da segnalare l'alta percentuale di pedoni a Firenze (22,7% per lo spostamento principale e 21,8% per gli altri). Negli spostamenti in Firenze prevalgono la macchina e i motocicli; significativo anche la bicicletta tra i mezzi di trasporto abituali. Da sottolineare la marcata predominanza dell'auto negli spostamenti: 47% a Firenze, 60% nell'area.Questi dati confermano quindi la caratteristica peculiare di Firenze, ovvero l'alta densità di moto e motorini, ma appare notevole anche nell'insieme dell'area: gli intervistati residenti in altri comuni fanno parte di una famiglia che possiede almeno uno scooter o moto (35,4%) o addirittura due (9,1%). Confermata anche la diffusione della bicicletta, in particolare a Firenze: la bici è dotazione di due terzi delle famiglie fiorentine e della metà delle famiglie degli altri comuni. A Firenze oltre il 20% delle famiglie possiede almeno una bicicletta a testa, percentuale che scende al 15% nell'area.Il questionario prevedeva domande anche sulla propensione alla plurimodalità, ovvero all'utilizzo di più mezzi per un medesimo spostamento. Alla domanda "che mezzo usa per il suo spostamento principale", infatti, l'84% circa degli intervistati di Firenze dichiara di usare un unico mezzo, mentre il 16% circa indica l'uso di più mezzi. Di questi: il 29% utilizza il bus e poi va a piedi, mentre il 18,7% abbina l'auto e poi va a piedi. Per quanto riguarda i comuni dell'area l'85,5% degli intervista usa un unico mezzo, mentre il 14,5% indica l'uso di più mezzi. Ovvero il 18,8% abbina l'auto e poi va a piedi, il 17,9 % invece l'auto e il bus.Un altro tema approfondito dal questionario riguarda il tempo utilizzato per la mobilità che, anche per chi parte dalle zone più esterne dell'area urbana, risulta essere piuttosto contenuto. Si può osservare infatti che a Firenze circa il 43% della popolazione impiega in media un tempo minimo compreso tra 6 e 15 minuti, mentre circa il 65% della popolazione impiega un tempo massimo inferiore a 30 minuti. Nell'area circa il 45% della popolazione impiega in media un tempo minimo compreso entro i 15 minuti, circa il 53% della popolazione impiega un tempo massimo inferiore a 30 minuti. Il questionario si è poi occupato dei cosiddetti "city users" del capoluogo, ovvero i residenti in altri comuni che si recano a Firenze non per lo spostamento principale. Dalle risposte emerge che il 6,2% lo fanno tutti i giorni, il 22,2% almeno una volta alla settimanaLa ricerca fornisce dati interessanti anche sulla scelta del mezzo con cui muoversi, o meglio su quanto i cittadini siano convinti di questa scelta. Ebbene i comportamenti si legano ad atteggiamenti consolidati, soprattutto tra chi si muove a piedi (64,5% a Firenze; 89,8% nell'area) oppure usa il mezzo privato (52,2% a Firenze; 81,5% nell'area). I "poco" o "per niente" convinti della propria scelta sono una ristretta minoranza: il 15% circa su Firenze, il 20% circa nell'area. In dettaglio il mezzo pubblico convince più nell'area (76,1%) che a Firenze (35,3%). In città si preferisce il mezzo privato al bus per mancanza di collegamenti (65%) oppure perché il mezzo pubblico impiega troppo tempo (39%).Alcuni quesiti sono stati dedicati ai cambiamenti avvenuti nei comportamenti nel settore della mobilità. Dalla ricerca emerge che la percentuale di persone che hanno modificato il loro comportamento negli ultimi due anni è bassa (8,5%) e quando questo accade deriva principalmente da motivazioni di natura personale (38% cambio di lavoro/casa; 26% altro). Non risulta invece incidere l'offerta dei servizi.La sezione conclusiva del questionario riguardava i miglioramenti considerati prioritari sia in materia di mobilità che quelli più strettamente connessi alla informazione. Per quanto riguarda le migliorie, è considerata fondamentale la realizzazione delle corsie riservate ai bus (30% a Firenze, 35% nell'area) e la presenza dei parcheggi (36% a Firenze, 58,7% all'area). Da segnalare che a Firenze oltre il 26% (20% nell'area) chiede la realizzazione di una buona rete tranviaria. Infine i miglioramenti attesi nel campo dell'informazione sulla mobilità: i temi sui cui viene chiesta una maggiore informazione sono i problemi e gli ingorghi della circolazione, la manutenzione delle strade, i percorsi e gli orari dei servizi, la tramvia e i parcheggi. Emerge poi una forte richiesta di informazione direttamente sulla strada soprattutto sui tempi di attesa dei mezzi pubblici alle fermate (43% a Firenze, 24% nell'area) e sul traffico sui pannelli elettronici (36% a Firenze, 37% nell'area). La richiesta di informazione sui tempi di attesa dei mezzi pubblici si accentua tra i residenti nei quartieri più centrali, mentre nei quartieri decentrati si chiede maggiormente le informazioni sugli orari. (mf)