Il dialogo attraverso la musica, col progetto "Make music, not walls" per i bambini di Hebron e Betlemme

Promuovere il dialogo attraverso la musica. Potrebbe riassumersi in questa frase l'obiettivo del progetto "Make music, not walls", un'iniziativa a sostegno dei giovani palestinesi di Hebron e Betlemme, promosso da Ucodep. Si tratta di un progetto di sostegno al benessere psicofisico di bambini di età compresa fra i 6 e 13 anni di Hebron e Betlemme, attraverso la realizzazione di un programma di scambio interculturale della tradizione musicale palestinese e italiana. L'iniziativa è stata presentata stamani in Palazzo Vecchio dall'assessore alle relazioni internazionali Eugenio Giani, dall'assessore alla cultura del Comune di Montevarchi Carla Galli, da Fabio Caselli dell'Accademia Musicale Fiorentina, da Cristiano Guadagni di Ucodep, da Roberto Cavallini della Coop-Associazione Cooperative di Consumo Distretto del Tirreno e da Francesco dei Modena City Ramblers (che terranno un concerto di beneficenza a Montevarchi il prossimo 30 giugno)."E' un piacere e un onore – ha sottolineato l'assessore Giani – pter presentare questa iniziativa qui in Palazzo Vecchio dove, poco più di un mese fa, abbiamo sottoscritto un patto di gemellaggio con la città di Hebron. Sono convinto che la musica rappresenti uno degli strumenti più efficaci per conoscersi, avvicinare i popoli e sensibilizzare alla cultura della pace. Voglio ringraziare l'Accademia di Musica di Firenze che già in altre occasioni ha collaborato con l'Amministrazione comunale per iniziative di gemellaggio".Il progetto si sviluppa, attraverso una serie di eventi e appuntamenti che culmineranno con una visita (dal 16 al 22 settembre) in Palestina di studenti e insegnanti dell'Accademia Musicale di Firenze e alcuni componenti dei Modena City Ramblers, che parteciperanno a workshop e laboratori musicali realizzati dai bambini palestinesi e organizzeranno l'evento musicale finale.(fd)