Quartiere 1: sabato, "The Art is in the Streets". La convivenza fra i popoli esposta in vetrina

Con "The Art is in the Streets", Il Quartiere 1, a San Lorenzo, si trasforma in una galleria d'arte e promuove la convivenza fra i popoli. Diffondere l'arte nelle strade per unire popoli e culture diversi che coesistono nel quartiere di San Lorenzo.È questo il senso dell'iniziativa che sabato prossimo sarà realizzata dagli studenti della scuola internazionale Lorenzo De' Medici, promossa dal Quartiere 1 e dal Dipartimento di Storia delle Arti e dello Spettacolo dell'Università di Firenze."È un bel segnale per San Lorenzo, è una buona risposta ai troppi problemi che circondano la zona del centro – ha commentato il presidente del Quartiere 1 Stefano Marmugi –. Un ringraziamento alla scuola internazionale Lorenzo De' Medici per il significato di civiltà che esprime questa iniziativa. Occorre rispondere sempre, tenere alta l'attenzione, sia di giorno che di notte perché il fenomeno della microcriminalità è dilagante. Il centro storico è in forte sofferenza, bisogna potere lavorare tranquillamente".La prima edizione di "The Art is in the Streets" è la mostra-concorso che vedrà impegnati cento studenti per esporre le proprie creazioni nei negozi della zona di San Lorenzo per una competizione tra oggetti d'arte.Le tre realizzazioni più originali ed innovativi saranno premiate con una targa-ricordo."La strada dell'integrazione tra culture diverse – ha spiegato Fabrizio Guarducci, presidente della scuola Lorenzo De'Medici – si imbocca attraverso la conoscenza reciproca e il linguaggio dell'arte. In tutte le sue forme ed espressioni può rendere più proficuo questo dialogo. La nostra scuola, che accoglie ogni anno oltre duemila universitari provenienti da tutto il mondo, costituisce una presenza importante nel quartiere di San Lorenzo e la manifestazione del 12 maggio punta a consolidarne il ruolo di centro aggregante tra differenti realtà".È così che artigiani fiorentini, venditori di tessuti pachistani e negozianti indiani si trasformeranno, per un giorno, in espositori di ceramiche, gioielli, fotografie e altre opere realizzati dagli studenti della Lorenzo De'Medici.Contemporaneamente, chioschi arabi e botteghe di pelletteria iraniane diventeranno inconsuete vetrine per sculture e installazioni, frutto dell'inventiva e della creatività dei giovani provenienti da tutto il mondo che frequentano i corsi della scuola fiorentina."I negozianti del quartiere hanno aderito con entusiasmo a questa iniziativa e si sono prodigati nel darci una mano agevolando l'organizzazione della mostra – prosegue Fabrizio Guarducci – in un momento in cui la cronaca nazionale porta alla ribalta episodi legati alla difficile convivenza tra diverse etnie, Firenze vuole trasmettere un messaggio che incoraggi la pacifica convivenza tra i popoli".Al termine della giornata, una commissione di esperti, della quale fanno parte Anna Nocentini, (capogruppo Partito Rifondazione Comunista del Comune di Firenze), Pape Mbaye Diaw (consigliere Partito Rifondazione Comunista del Comune di Firenze), Elisabetta Cianfanelli (assessore alla moda della Provincia di Firenze), Leonardo Cardini (grafico della rivista "The Florentine"), Riccardo Castellacci (Dipartimento di Storia delle Arti e dello Spettacolo dell'Università di Firenze), Marco Crivellin (fotografo), Francesco Fagnani (illustratore e autore), Gianni Pettena (architetto) Domenico Viggiano (incisore, scultore e docente di tecniche di fotografia presso la facoltà di Lettere dell'Università di Firenze) attribuirà tre premi e cinque menzioni speciali alle opere più riuscite per originalità e creatività.A tutti gli studenti sarà consegnato un certificato di partecipazione. (uc)