Alessandri (AN): «Questo governo è più sensibile alle esigenze dei detenuti che a quelle degli agenti della polizia penitenziaria»
«Questo governo è più sensibile alle esigenze dei detenuti che a quelle degli agenti della polizia penitenziaria. Capisco e appoggio la protesta degli agenti di custodia». E' quanto ha dichiarato il consigliere di Alleanza Nazionale Stefano Alessandri a proposito dello «stato di agitazione a oltranza» indetto dal sindacato Sinappe (sindacato nazionale autonomo polizia penitenziaria) per «la cronica e ormai inaccettabile carenza di organico della polizia penitenziaria»«Nei 20 carceri della Toscana ha aggiunto l'esponente del centrodestra manca il personale e i poliziotti compiono miracoli perché la galera è un luogo in cui basta poco per scivolare nel baratro. Senza dimenticare che molti detenuti non hanno nulla da perdere e non temono di subire altre condanne».«Al di là dello stress al quale sono sottoposti gli agenti che lavorano in condizione di carenza di personale ha concluso Alessandri - quando viene notte, per esempio, dalle carceri spariscono tutti gli altri operatori, come assistenti sociali ed educatori, e nei vari bracci rimangono pochissimi agenti. Che spesso sono a contatto con centinaia di detenuti. Così i rischi per l' incolumità del personale aumentano». (fn)