Ex panificio militare, l'assessore Biagi: "Dia e inizio dei cantieri illegittimi: fermeremo subito i lavori"

I lavori iniziati nell'ex panificio militare sono illegittimi e quindi saranno bloccati subito. E' quanto precisa l'assessore all'urbanistica Gianni Biagi in merito all'avvio dei cantieri, avvenuto ieri, nell'area di via Mariti. "Il Comune non ha autorizzato nessun lavoro. Sono state presentate alcune dichiarazioni di inizio attività (Dia) ma questo non significa che si possa procedere con i cantieri se quello che si realizza non è previsto dalle norme urbanistiche ed edilizie". Sì perché, come aggiunge l'assessore Biagi, "la destinazione d'uso dell'ex panificio non è cambiata ed è la stessa prevista dal Piano regolatore vigente dal 1998. Si tratta di una destinazione d'uso specifica, appunto militare, che non decade, visto che non si tratta di un vincolo come invece sostengono i progettisti e la proprietà". Pertanto i lavori di ristrutturazione edilizia come quelli previste dalle Dia non sono legittimi. Per questo le Dia, per la precisione otto (dal numero di protocollo 2018 al numero 2027 presentate nell'aprile 2007), sono state esaminate oggi in commissione edilizia che ha deciso l'immediata sospensione dei lavori. Una decisione motivata dal fatto che, secondo la commissione, "la destinazione di zona F2 che destina l'area ad attrezzature militari e di polizia esistente è tutt'ora pienamente valida ed efficace. Di conseguenza le Dia non si sono formate per mancanza dei presupposti legittimanti consistenti nella conformità al Piano regolatore vigente".Le Dia sono circa 5.500 ogni anno e la verifica di legittimità è demandata dalla legge al progettista e alla proprietà. Il Comune di Firenze controlla a campione non meno del 30% delle dichiarazioni presentate o come in questo caso dietro esplicita indicazione."L'inizio dei lavori da parte della proprietà è un fatto grave – aggiunge ancora l'assessore Biagi – e irrispettoso verso le istituzioni pubbliche. La proprietà, che dalle Dia risulta essere stata frazionata rispetto all'originaria proprietà Rubens, e i progettisti si sono assunti una grave responsabilità: la presentazione delle Dia e l'avvio dei cantieri violano infatti le norme urbanistiche ed edilizie del Comune di Firenze". (mf)