Si rinnova il gemellaggio con Fès. Un protocollo per risanare la Medina, la Settimana di Fes a Firenze, un concorso per 'Piazza Firenze'

La sigla di un protocollo d'intesa per il risanamento della Medina di Fès, dichiarata dall'Unesco patrimonio dell'umanità e oggi gravemente minacciata da un forte degrado strutturale; l'organizzazione dal prossimo anno della "settimana di Fès a Firenze" per la promozione dell'artigianato, della musica e del turismo marocchino; un concorso di progettazione per riqualificare "Piazza Firenze", una delle piazze più importanti di Fès, in collaborazione con l'Ordine degli Architetti. Sono questi i temi principali al centro della fitta rete di incontri tra l'amministrazione comunale fiorentina e una delegazione della città gemellata di Fès, in questi giorni in visita a Firenze.Quello tra Firenze e Fès è uno dei gemellaggi storici della nostra città, siglato nel 1961 dai sindaci Giorgio La Pira e Bensalem El Kohen. Un rapporto decennale rinsaldato lo scorso anno, quando il sindaco Leonardo Domenici è andato in Marocco per rinnovare il patto, e che oggi cresce e si rafforza con questa visita, guidata dal primo cittadino di Fèz Hamid Chabat. "Il nostro è un rapporto basato non solo su principi e valori, ma anche su fatti concreti e il nostro lavoro comune lo dimostra" ha detto Domenici, che ha colto l'occasione per ringraziare della splendida ospitalità ricevuta nel giugno 2006. Da parte sua, il sindaco Chabat ha sottolineato l'importanza per la sua città della relazione con altri siti storici ed ha ricordato che il prossimo anno la Medina di Fès festeggerà il 1200° anniversario della fondazione.Per quanto riguarda la Settimana di Fès a Firenze, da organizzare a partire dal prossimo anno, come ha spiegato l'assessore Eugenio Giani, l'obiettivo è quello di promuovere i prodotti dell'artigianato artistico di Fès (in sinergia con la Mostra dell'Artigianato della Fortezza, dove Fès il prossimo anno sarà ospite d'onore), la musica marocchina (con il collegamento dei Festival di Musica sacra che già si tengono nelle due città; quello di Fès è fra i primi al mondo) e il turismo, in quella che è una delle più belle città imperiali del Marocco, ricca di storia e di arte. Una città in cui esiste anche una piazza intitolata a Firenze: proprio per la riqualificazione di questo luogo, sarà bandito un concorso di progettazione in collaborazione con l'Ordine degli architetti di Firenze e istituita una commissione mista che dovrà giudicare i progetti, che saranno poi esposti in una mostra organizzata nelle due città.Infine, per quanto riguarda il protocollo della Medina di Fès, si tratta di un progetto già inserito nel programma Art Gold Maroc; Firenze è capofila di una rete di città che intervengono in Marocco e recentemente anche il Ministero degli Esteri si è congratulato con il lavoro di coordinamento svolto dalla nostra città. Nel protocollo, siglato fra Comune di Firenze, Provincia di Firenze, Water Right Foundation, Fondazione la Città di Ieri per l'Uomo di Domani, Comune di Fès, ADER Fès e ART Gold Maroc, ci si impegna in diversi e concreti interventi: dall'allacciamento di tutte le abitazioni alla nuova rete fognaria (per arrestare il cedimento delle strutture di fondazione e garantirne il consolidamento), alla messa in sicurezza di 73 costruzioni (per completare il risanamento strutturale); dalla creazione di un servizio igienico per ogni appartamento, alla realizzazione di un Hammam, già individuato come un bisogno molto sentito dalla popolazione residente e in particolare dalle donne.(ag)Segue il testo del protocollo d'intesa siglato stamaniPROTOCOLLO D'INTESA per la costituzione del partenariato internazionale a sostegno del programma di azioni per il Risanamento e lo Sviluppo Umano della Medina di Fès.Considerato cheIl Comune di Firenze, la Provincia di Firenze la Regione Toscana, il Comune di Fès e la Regione di Fès Boulemane aderiscono al programma di cooperazione decentrata ART GOLD Maroc promosso dal PNUD, Agenzia delle Nazioni Unite per lo sviluppo umano;Nell'ambito del programma, il Comune di Firenze ha individuato nella regione di Fès Boulemane l'area di destinazione dei propri interventi di cooperazione decentrata;Il Sindaco di Firenze nel giugno 2006, in occasione del rinnovo del patto di gemellaggio con la città di Fès, ha sottoscritto con il sindaco di Fès, con il presidente della Regione di Fès Boulemane e con il Rappresentante Residente delle Nazioni Unite in Marocco un accordo per la realizzazione di un programma di cooperazione decentrata;Tale programma prevede la realizzazione di interventi di contrasto del degrado urbano, di miglioramento dell'habitat, di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, di protezione dell'ambiente e della salute, di promozione dei processi partecipativi e del ruolo delle donne e delle categorie svantaggiate nonché dello sviluppo umano sostenibile, nel quadro della strategia delle Nazioni Unite di lotta alla povertà e del programma di cooperazione decentrata ART-GOLD Maroc;La Medina di Fès, dichiarata dall'Unesco patrimonio dell'Umanità nel 1981, rappresenta un patrimonio storico e artistico insostituibile e il suo Habitat è gravemente minacciato da degrado funzionale e strutturale, causa di numerosi crolli e di decine di vittime negli ultimi venti anni;L'UNESCO ha rivolto numerosi appelli alla comunità internazionale perchè integri l'azione degli organismi internazionali e dei programmi nazionali di risanamento, essenziali ma non sufficienti a risolvere il problema a causa della sua estensione e gravità;Nel settembre del 2006 il Comune di Firenze e l'ADER Fès, Agenzia pubblica per la salvaguardia della Medina di Fès, hanno individuato nel quartiere Casbah Nouar, all'interno dell'antica Medina El Bali, l'area verso la quale orientare inizialmente gli interventi di risanamento indicati nell'accordo;La Casbah Nouar è inclusa nel programma INDH (Iniziative National pour le Developement Humain) promosso dal governo marocchino per sostenere lo sviluppo nelle aree più povere del paese;La Casbah Nouar è costituita da 351 edifici nei quali vivono circa 3500 abitanti e il tasso di povertà del quartiere è tra i più alti del Marocco;La Fondazione "La Città di Ieri per l'Uomo di Domani" insieme al Comune di Firenze e con il contributo della Regione Toscana, della Water Right Foundation e del programma ART GOLD Maroc ha già avviato un progetto, in corso di realizzazione, per il risanamento di 20 abitazioni della Casbah Nouar;Tutto ciò considerato, i partners convengono:di impegnarsi a sostenere il progetto "Habitat Medina: Risanamento della Casbah Nouar nella Medina di Fès"e a concorrere alla realizzazione delle sue diverse fasi che prevedono:•L'allacciamento di tutte le abitazioni alla nuova rete fognaria. L'intervento consentirà di arrestare il cedimento delle strutture di fondazione e di garantire la durata nel tempo dei successivi interventi di consolidamento;•La messa in sicurezza e il consolidamento di 73 costruzioni. Questa azione consentirà di completare gli interventi tecnici necessari al risanamento strutturale. Il numero delle costruzioni oggetto dell'intervento risulta dagli studi compiuti da ADER – Fès, che indicano in 93 gli edifici che soffrono di dissesti statici nella casbah;•Il miglioramento funzionale degli edifici oggetto degli interventi di riabilitazione, con la creazione di un servizio igienico per ogni appartamento;•La realizzazione di un Hammam, già individuato come un bisogno molto sentito dalla popolazione residente e in particolare dalle donne;di definire, d'intesa con i partners locali e con il referenti del programma ART GOLD Maroc ulteriori azioni per il risanamento e lo sviluppo umano dell'antica Medina finalizzate a:•Sostenere il settore dell'artigianato locale per lo sviluppo della produzione artistica di qualità e la creazione e il miglioramento di capacità delle donne e dei giovani;•Contrastare l'inquinamento ambientale e fornire supporto e assistenza tecnica alle politiche locali per la soluzione del problema dei rifiuti tossici derivanti dalle lavorazioni artigianali nella Medina;•Migliorare la partecipazione della popolazione alla vita della comunità e sviluppare una corretta dialettica democratica tra cittadini e istituzioni locali;di impegnarsi a svolgere ciascuno un ruolo attivo nella messa a punto delle future azioni di tale programma e nell'attività di fund raising per la loro realizzazione.