Cerimonia per l'inaugurazione della targa commemorativa alla "garibaldina" Rosalia Montmasson

Sarà inaugurata domani alle 12,00 in via della Scala, 50 la targa commemorativa dedicata a Rosalia Montmasson, la "patriota garibaldina" che partecipò alle fasi preliminari della spedizione dei Mille, rappresentando tutte le donne d'Italia.La cerimonia sarà presenziata dall'assessore alla toponomastica Eugenio Giani e dal presidente dell'associazione culturale Sicilia-Firenze Giuseppe Cardillo che scopriranno la lapide commemorativa, in occasione del secondo centenario della nascita di Giuseppe Garibaldi e nell'anniversario della partenza dei Mille da Quarto.Rosalia Montmasson nacque nel 1826 a Saint Jorioz e morì a Roma nel 1904.È la prima donna che partecipò alla spedizione dei Mille di Garibaldi."È un'iniziativa molto importante di cui ringrazio il presidente Cardillo e l'associazione Sicilia-Firenze per la collaborazione perché è giusto che a Firenze si ricordi questa significativa figura e l'impegno profuso per l'unità nazionale da parte di molte figure femminili – ha commentato l'assessore Giani –. Rosalia Montmasson è stata una figura di grande coraggio e di grande personalità".Donna di umili origini, Rosalia Montmasson conobbe Francesco Crispi durante il suo esilio piemontese. Lo seguì nei suoi viaggi, condividendo con lui ogni pericolo. Fece la lavandaia e la stiratrice per sostentarlo durante la prigionia. Compì delicate missioni politiche, sfuggendo alla sorveglianza della polizia: partecipò con Rosolino Pilo ed il generale Giovanni Corrao alle fasi preliminari della spedizione dei Mille. Accompagnò Crispi nella spedizione in Sicilia e poiché il marito glielo aveva proibito, si arruolò di nascosto tra le fila di combattenti. Si distinse per il suo coraggio, nella battaglia di Calatafimi. In seguito, quando Crispi ebbe una relazione con Lina Barbagallo, Rosalia si separò da lui per andare a vivere da sola.Alla morte dell'ex marito, caduta nella più dura miseria, ottenne un sussidio dalla Casa Reale e dal governo. Morì a Roma nel 1904. (uc)