Bosi (FI): «Nuovo fallimento nella politica culturale del Comune»

Questo il testo dell'intervento di Enrico Bosi, consigliere di Forza Italia:«La notizia della nuova chiusura al pubblico del Forte Belvedere per mancanza di fondi reperibili mediante convenzioni con soggetti privati, come l'Associazione Albergatori fiorentini che ha consentito l'utilizzo del Forte per l'esposizione di arte contemporanea fino al 13 maggio prossimo, dimostra l'incapacità di questa amministrazione di programmare in tempi utili gli eventi culturali nella nostra città. Impedire la fruizione del Forte Belvedere, sicuramente il più prestigioso affaccio su Firenze, per l'allestimento di manifestazioni culturali nonché impedire la visita della collezione d'arte permanente proveniente dalle raccolte della Ragione, Palazzeschi, Rosai significa decretare il fallimento della rassegna dell'Estate Fiorentina 2007. Già nello scorso mese di ottobre 2006 avevo presentato un'interrogazione per conoscere i motivi del mancato rinnovo della convenzione per una gestione degli spazi del Forte Belvedere che ne consentisse l'apertura e la sorveglianza per tutto l'anno, magari con la creazione di strutture ricreative e di ristorazione. Nell'aprile 2007 il neo assessore Gozzini, nella tardiva risposta all'interrogazione, ha dichiarato l'impegno costante dell'amministrazione a ricercare soluzioni economicamente utili al fine di garantire nel più breve tempo possibile la riapertura al pubblico delle collezioni ospitate nel Forte. Oggi siamo di nuovo alla chiusura dei cancelli che peraltro mette in crisi anche lo svolgimento della rassegna del Dance Festival organizzato dalla danzatrice Marga Nativo la quale, rassicurata sull'utilizzo del Forte Belvedere, ha assunto impegni per convogliare su Firenze artisti di fama internazionale. La stessa Fondazione Palazzo Strozzi ha negato per quest'anno la possibilità di finanziare manifestazioni espositive al Forte in un incredibile rimpallo di responsabilità con l'Amministrazione. Dunque è fallita clamorosamente l'attività di programmazione, con evidenti ricadute negative per fiorentini e visitatori. E' impensabile infatti che in una città nella quale l'arte e la cultura rappresentano la principale risorsa per la fortissima attrazione che esercitano sul turismo, debba mostrare al mondo di essere incapace di valorizzare i propri gioielli e di offrire un programma di eventi all'altezza delle aspettative».(fn)