Politiche abitative, Giocoli (FI): «Utilizzare nel miglior modo possibile, affiancandole al pubblico, le risorse del privato»

Questo il testo dell'intervento della consigliera di Forza Italia Bianca Maria Giocoli:«Mentre il documento elaborato dalla terza commissione può ritenersi in parte condivisibile ci domandiamo: come ha lavorato il Comune di Firenze in questi anni? Siamo certi che ha fatto tutto il possibile per cercare di risolvere il problema o quantomeno di attutirlo? Ci sono state iniziative che sembravano interessanti, come per esempio Comune Garante, ma che si sono rivelate un flop clamoroso pur avendo delle potenzialità eccellenti.RENDITA FONDIARIA – E' stato fatto qualcosa di concreto su quello che è il vero problema del mercato dell'edilizia abitativa a parte un convegno?In altre realtà italiane, per esempio, proprio per cercare di eliminare la rendita si sta proponendo la cosiddetta "Borsa dei diritti edificatori", strumento già vigente negli Stati Uniti nello stato del New Jersey che potrebbe eliminare le diffuse disparità di trattamento in merito alle destinazioni urbanistiche che oggi determinano o meno la possibilità di edificare.La sensazione è che si è vissuto più di proclami e di conferenze stampa che di fatti concreti limitandosi a gestire l'urgenza e l'emergenza.La conferma ci viene dall'assessore Coggiola che in commissione ha parlato di soli 800 alloggi costruiti e da costruire nei due mandati Domenici.Se ciò corrisponde alla realtà e non abbiamo motivo di dubitarne,è facile comprendere come nella nostra città la parola emergenza sia sempre attualissima.Anche le potenzialità costruttive nei prossimi venti anni previste del piano strutturale paiono sottovalutate di fronte al numero crescente di sfratti.Richiamo ancora l'assessore Coggiola che ci dice che se anche improvvisamente ci fossero tanti e tanti soldi per costruire non sapremmo dove farle. Abbiamo la mappatura delle aree disponibili? Le abbiamo censite ?LA NOVITA' del 20 % sulla SUL - Pur condividendo la ratio della norma essa non incide né sulla rendita fondiaria né può risolvere in toto la cosiddetta fascia grigia.E poi come già detto in altre occasioni mentre il Comune di Firenze ha dato vita ad una norma punitiva il Comune di Milano invece ha dato vita ad una norma premiante cioè con la concessione di ulteriore superficie. Cosa che avrebbe reso più digeribile agli operatori la quota da destinare all'affitto.Cosi come è a Firenze, invece, scarica inevitabilmente sul costo degli alloggi a libero mercato il costo di quelli da destinare all'affitto o peggio ancora innesca meccanismi volti ad evitare di assoggettarsi alla norma stessa.CASA spa - Ripeto quanto detto in altre occasioni nutro dei dubbi sul pubblico che si fa privato e che gli fa concorrenza sfruttando però il vantaggio di essere pubblico.Queste le critiche.LE PROPOSTE - Quando parliamo della "legge speciale per Firenze" bisogna che anche l'argomento "emergenza casa" faccia parte del pacchetto e che si sia capaci di ottenere quanto hanno ottenuto da altre città come Roma per esempio che ha ottenuto dal Governo ben 54 milioni per acquistare alloggi pubblici ,conferendo altresi' superpoteri al sindaco per snellire tutte le procedure burocratiche riguardanti l'emergenza casa. Oppure fare come il Comune di Milano che promuove agevolazioni per l'acquisto della prima casa alle famiglie con piu di tre figli attraverso la creazione di un fondo di garanzia mutui.Apprezzabili i tentativi che si stanno facendo nel campo dell'housing sociale. Quanto messo a disposizione dal Comune di Firenze nel primo bando è troppo poco e anche la Regione può e deve fare di più. Prenda esempio dalla Lombardia che ha creato con l'Anci e con un istituto bancario una fondazione ad hoc.A proposito del bando fiorentino vorremmo anche sapere quali sono stati i risultati di quello scaduto di recente.Occorre quindi non avere paura di confrontarsi con le altre realtà italiane ,avere la capacità di recepire quanto di buono hanno fatto e stanno facendo indipendentemente dai colori delle giunte e in più cercare di smetterla di vedere "palazzinari" dappertutto, ma utilizzare nel miglior modo possibile, affiancandole al pubblico, le risorse del privato per fare veramente "sistema" con l'obiettivo comune di risolvere il problema casa nella nostra città.Meglio qualche comitato scontento in più che famiglie senza casa».(fn)