Politiche per la casa, gli assessori Coggiola e Conti: "Piena sintonia tra Regione e Comune di Firenze. Quando le polemiche sono infondate, è bene che non esistano"

"Piena sintonia tra Regione Toscana e Comune di Firenze sulle politiche per la casa". Lo affermano in una dichiarazione congiunta l'assessore alla politiche per la casa Paolo Coggiola e l'assessore regionale alla casa Riccardo Conti. Gli assessori, in seguito ad alcune interpretazioni giornalistiche "che – dichiarano – sembrano avallare contrasti tra i due enti", esplicitano i presupposti di una linea comune già in atto, che proseguirà nel futuro e che si articola su quattro punti fondamentali. Il primo: completare la costruzione delle case popolari finanziate con le risorse messe a disposizione dalla riprogrammazione e dalla nuova politica della Regione Toscana. "L'operazione – scrivono Coggiola e Conti – è resa possibile dalla collaborazione tra Regione e Comuni e dal ruolo non secondario di Casa Spa". Nell'area fiorentina si tratta di risorse per interventi in parte già terminati o in via di completamento pari a 36 milioni di euro per la realizzazione di 442 alloggi. Altri 160 alloggi saranno appaltati nei prossimi mesi per una spesa di 13 milioni di euro. "Si converrà che è questo un modo ben strano di contrastare l'Erp da parte della Regione". Secondo punto: l'impostazione strategica messa in atto da Regione Toscana e Comune di Firenze punta alla costruzione di un mercato sociale dell'affitto come asse principale di una nuova politica per la casa. "Si tratta pertanto – proseguono Coggiola e Conti – di attivare al più presto il fondo regionale per gli affitti dando sbocco alle politiche per l'affitto con strumenti finanziari, urbanistici, di programmazione di nuovi rapporti pubblico/privati che sono stati peraltro già attivati in questi anni. Inoltre, terzo punto, "continuiamo la discussione aperta recentemente al tavolo con il Governo dove Regione e Comune partecipano sulla base di posizioni convergenti tra Anci e Conferenza delle Regioni. Qui intendiamo sollecitare a contribuire a definire una nuova linea di finanziamento per le politiche della casa volta a incrementare sia le politiche per l'affitto sociale sia quelle per l'edilizia popolare di proprietà pubblica. Infine, "concordiamo sul ruolo strategico giocato da un ampio patrimonio pubblico di cui va anzi arrestata la dismissione. Si tratta di un patrimonio da gestire attuando una radicale riforma. Con la costituzione di Casa Spa e dei nuovi soggetti gestori questa strada è già stata intrapresa. La prossima tappa sarà la definizione dello Statuto per l'edilizia sociale in armonia e non in contrasto all'ulteriore definizione della politica per l'affitto sociale"."Quando ci sono polemiche non siamo soliti sottrarsi ad esse – concludono i due assessori –. Quando le polemiche non hanno motivo di esistere, è bene che non esitano". (fd)