Primo maggio, Donzelli e Moretti (AN): «I negozi cinesi non hanno rispettato la chiusura. Esempio di concorrenza sleale»
«La mattina del primo maggio abbiamo fatto un giro per Firenze per verificare quali negozi rispettavano il turno obbligatorio di chiusura. Abbiamo contato in solo due ore 63 negozi di abbigliamento aperti, 60 gestiti dai cinesi e 3 da indiani. Dov'erano gli agenti della polizia municipale assegnati ai controlli? E' quanto denunciano il consigliere di Alleanza Nazionale Giovanni Donzelli e la consigliera di AN al Quartiere 5 Chiara Moretti.«Solo in via Nazionale, per fare un esempio, sono rimasti aperti 11 negozi di abbigliamento, tutti dei cinesi hanno spiegato Donzelli e Moretti anche molti esercenti italiani sarebbero rimasti volentieri aperti il primo maggio, visto il flusso di turisti annoiati anche per la chiusura di importanti musei. Non lo hanno fatto per rispetto delle leggi e per festeggiare magari la festa del lavoro, ma anche per paura delle multe salate che avrebbero rischiato. Se fossero rimasti aperti i negozi degli italiani i controlli della polizia municipale sarebbero stati più zelanti?». (fn)