Tariffe dell'acqua, Checcucci (An): "Aumento ingiustificato, immorale e privo di fondamento giuridico"
"Con più del 9 per cento di aumento delle tariffe dell'acqua siamo fuori dal tetto massimo previsto dalla legge nazionale con cui si determinano le tariffe e che prevede un aumento massimo del 5 per cento a cui va aggiunto il tasso di inflazione" Con queste parole la consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci sottolinea "l'immoralità e l'infondatezza dell'aumento delle tariffe collegato all'ingresso del Chianti in Publiacqua". Non solo."Questo aumento ha aggiunto la consigliera Checcucci- smentisce l'assessore Paolo Coggiola che solo due giorni fa in commissione aveva detto che la tariffe non sarebbero state ritoccate"."Gli aumenti decisi da Publiacqua ha detto la consigliera Checcucci- avrebbero dovuto trovarsi di fronte il no deciso ed irremovibile dall'Autorità d'ambito, organismo preposto a decidere le tariffe e non a subirle a secondo dei desiderata dell'azienda. Il piano tariffario è parte integrante del piano d'ambito, ovverosia di quel piano degli investimenti ed economico che l'Autorità d'ambito ha approvato e che il soggetto industriale, ovvero Publiacqua, ha accettato nel momento in cui ha preso in carico il servizio. Quindi, anche il socio ACEA, nel momento in cui ha deciso di entrare nella compagine sociale conosceva i termini e le condizioni del Piano d'ambito e le ha accolte". "E' troppo comodo entrare ha aggiunto Gaia Checcucci- e modificare la programmazione che si è accettata e sulla base della quale ci si è aggiudicati la gara. Se le condizioni variano, anche altri soggetti privati avrebbero potuto essere interessati ad entrare nella compagine di minoranza della Publiacqua".La consigliera di Alleanza Nazionale spiega che nell'ultima revisione tariffaria, iniziata nel novembre 2004, concordata con il Collegio di Vigilanza (Comune Firenze capofila) e conclusasi nel maggio 2006, la tariffa era già stata abbondantemente ritoccata e risulta di 1,50, con un aumento, negli ultimi quattro anni del costo per una famiglia di 5 persone del 30%, cioè di quasi 35 Euro dal 2005 al 2006."Come mai le previsioni di neanche un anno fa non vanno più bene? Chi ha sbagliato nel farle, o meglio, perché modificarle a richiesta?" chede la Checcucci."Preme ricordare aggiunge la consigliera - inoltre, come Alleanza Nazionale ha denunciato da sempre, che nella stessa è ricompresso anche un canone di concessione, ovvero una voce non prevista dal metodo tariffario ed arbitrariamente inserita con la quale si fanno pagare ai cittadini le reti e le infrastrutture che essi hanno già pagato attraverso la fiscalità generale che ammonta a 0,25 euro per i primi 5 anni, 0,26 euro al decimo anno fino a raggiungere 0,30 euro al ventesimo anno. La tariffa dovrebbe semmai essere ridotta sottolinea Checcucci - e non aumentata come Alleanza Nazionale ha chiesto tante volte, con il dissenso espresso della maggioranza ed il silenzio di quella sinistra critica e di Rifondazione che inneggiano all'acqua pubblica ed a costi sostenibili"."L'ingresso dei comuni del Chianti, che si ricorda non hanno l'acqua d'estate ed hanno reti da terzo mondo, non è una giustificazione ribadisce Gaia Checcucci- . L'ingresso era previsto già da diversi anni e comunque era noto nel momento in cui era stata fatta la gara per la scelta del partner privato. Quindi Acea-Publiacqua non può ritenere una novità qualcosa che già era stata accettato quando ha presentato l'offerta". (lb)