36° Giornata Internazionale del popolo Rom", l'assessore De Siervo in videoconferenza: "L'obiettivo è il superamento dei campi rom con la chiusura dell'Olmatello"

Dal Porrajmos ai fenomeni di intolleranza nell'Europa di oggi e all'impegno per assicurare un futuro di diritti. Incontri, proiezioni video, cena, poesia, balli e danze per approfondire la conoscenza della storia e della cultura del popolo Rom e Sinti. Sono questi gli ingredienti della "36° Giornata Internazionale del popolo Rom" che si è svolta oggi.La manifestazione è stata promossa dall'assessorato all'accoglienza ed all'integrazione del Comune di Firenze, dal Quartiere 5, da Arci Toscana e Arci Firenze, Associazione Amalipe Romano, Telefono Azzurrorosa.L'assessore all'accoglienza e integrazione Lucia De Siervo, che sta partecipando all'8° forum sull'e-government, in corso ad Amsterdam da ieri, è intervenuta in videoconferenza al convegno.Durante il suo intervento l'assessore ha ribadito che la chiusura dell'Olmatello è una priorità: "Il superamento dei campi rom, è stato fin dall'inizio un obiettivo di questa amministrazione. Dopo lo smantellamento del Poderaccio nel luglio 2004, dell'Olmatellino nel gennaio 2005 e del Masini nel novembre 2005, l'Olmatello è l'ultimo campo storico che è rimasto a Firenze"."Per questo – ha detto in diretta l'assessore De Siervo - come amministrazione comunale abbiamo intenzione di procedere alla sua chiusura, che sarà possibile grazie alla collaborazione con la Regione Toscana e le associazioni di volontariato"L'iniziativa vuole celebrare l'8 aprile 1971, quando a Londra si riunì il primo Congresso Internazionale del popolo Rom e nacque la prima associazione mondiale dei Rom, che fu riconosciuta dall'ONU nel 1979 e vuole ricordare l'Olocausto Zingaro, confrontandosi sul rispetto dei diritti delle minoranze. (pc)