Open Source, il software libero verrà introdotto negli uffici del Comune. Previsto uno studio di fattibilità per analizzare i costi e i benefici
Uno studio di fattibilità per aumentare il livello di utilizzo del software open source, il software libero, nel Comune di Firenze.L'amministrazione comunale, anche in seguito a sollecitazioni da parte del Consiglio Comunale, sta predisponendo un'azione organica per favorire l'espansione del software libero.Per questo la giunta comunale ha approvato una delibera, presentata dall'assessore all'informatica Lucia De Siervo - che stabilisce di individuare, in seguito a bando pubblico, un esperto che accerti il livello attuale di utilizzo, effettui una ricognizione degli strumenti software open source disponibili, nella prospettiva di un loro inserimento della realtà amministrativa del Comune di Firenze. Inoltre l'esperto dovrà svolgere un'analisi dei costi e dei benefici, in modo da determinare gli impatti economici e lavorativi di più ipotesi di pianificazione, per l'introduzione e l'estensione del software open source nei vari uffici del Comune."Il software libero è una realtà importante ha commentato l'assessore De Siervo - siamo convinti che il suo utilizzo ha dei vantaggi: in primo luogo il controllo sul codice sorgente e indipendenza dai fornitori. Con questo studio vogliamo calcolare gli eventuali vantaggi economici e il suo impatto sulla produttività.Se questo studio ci darà risultati incoraggianti, pianificheremo una migrazione sia a livello di piattaforme, sia a livello di singole postazioni di lavoro". (pc)