Graffiti sui muri del Quarter, Donzelli, Gandolfo (AN) e Calì (FI): «Le hanno ripulite solo dopo le nostre denunce»
«Noi siamo quelli della politica del fare pronti ad interpretare i bisogni e le esigenze dei cittadini anche i più basilari che non vogliono continuare ad assistere allo spettacolo indecente di mura imbrattate da frasi oltraggiose e scarabocchi privi di senso, che non si arrendono di fronte ad un'amministrazione negligente e lassista, incapace di tutelarli dal degrado». E' quanto hanno dichiarato il consigliere di Alleanza Nazionale Giovanni Donzelli dopo che i muri del Quarte sono stati ripuliti dai graffiti.«I vandali avevano imbrattato i muri per cinquanta metri ha spiegato i tre esponenti del centrodestra ma né il Comune né Quadrifoglio si sono mossi. Solo dopo il nostro intervento che "minacciava" un'azione simbolica e dimostrativa per cancellare le scritte, qualcuno è intervenuto. Anche se dopo un anno e mezzo di ritardo e dopo una forte presa di posizione del centrodestra».«Abbiamo dovuto indossare i panni degli imbianchini ha sottolineato Gandolfo per far intervenire chi deve garantire costantemente decoro agli spazi di questa città. Segno evidente di una scarsa autorevolezza da parte dell'amministrazione che non sa gestire l'erogazione di un servizio fondamentale come quello di Quadrifoglio. Se questa è la prassi ci adegueremo».Secondo Matteo Calì si tratta di «un chiaro ed evidente successo politico di un'opposizione che lavora» ma «lascia molto perplesso il modo con il quale si è arrivati alla cancellazione di queste scritte. Così Quadrifoglio svilisce il ruolo del Quartiere, portavoce unanime di questa protesta, con una presuntuosa presa di posizione: è intervenuto pochi minuti prima di noi per rimuovere i graffiti ma non fa dimenticare la assenza costante nella cura della città». (fn)