Amato (FI): «Giambrone non può fare il sovrintendente a Firenze e il candidato assessore a Palermo»
Questo il testo dell'intervento del senatore Paolo Amato, capogruppo di Forza Italia:«Altro che miti e antiche tragedie, al Teatro Comunale di Firenze ritornano le comiche.Risulta infatti che il Sovrintendente Francesco Giambrone abbia dato la sua disponibilità a fare l'Assessore alla cultura del Comune di Palermo, entrando nella squadra dell'eterno candidato sindaco di quella città: Leoluca Orlando.Posseduto da eccessivo entusiasmo, Giambrone pensa forse di avere il dono dell'ubiquità. E ritiene probabilmente che tutti i fiorentini siano disposti ad accettare passivamente le sue alzate di ingegno. Ebbene, mi dispiace deluderlo ma io non sono tra quelli. Credo che il Sovrintendente di uno dei maggiori teatri lirici-sinfonici d'Italia non possa fare anche l'assessore alla cultura, specie di un altro comune. E' una questione di serietà, di buon senso, oltre che di responsabilità verso Firenze e verso l'amministrazione comunale che lo ha scelto ed indicato.Ora, i casi sono due: o Giambrone non crede assolutamente nella possibilità di vittoria di Leoluca Orlando a Palermo o Giambrone non crede per niente nel progetto di rilancio della Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino. In entrambi i casi però non capisco come possa continuare a fare tranquillamente il Sovrintendente, come se niente fosse.Chiedo quindi al Sindaco di intervenire immediatamente, nella sua veste di Presidente della Fondazione del Maggio Musicale, per fare chiarezza sull'intera vicenda, onde riportarvi serietà e coerenza di comportamenti. Fermo restando che il Teatro comunale non può avere un Sovrintendente part-time, a meno che part-time non diventi anche la sua retribuzione. E fermo restando che il Teatro Comunale non può pagare la campagna elettorale che Giambrone intende fare al servizio del prode Orlando.Ricordo al Sindaco che egli è, in quanto Presidente, politicamente responsabile di ogni fatto ed aspetto riconducibile alla gestione della Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino. E che sua è la responsabilità politica di aver voluto a Firenze il Sovrintendente Giambrone, strappandolo alla politica palermitana. Politica per la quale, evidentemente, Giambrone prova ancora nostalgia ed affetto, come la Butterfly per il perduto amore».(fn)