Sicurezza stradale, approvato dal consiglio odg di Malavolti e Agostini (DS)
Contrasto dei comportamenti di guida a rischio. Miglioramento del disegno delle strade in funzione della sicurezza. Predisposizione di misure a tutela dell'utenza debole. Sono alcune delle richieste contenute in un ordine del giorno approvato all'unanimità dal consiglio comunale, nella seduta di questo pomeriggio, e presentato dai consiglieri dei DS Gregorio Malavolti (che è anche presidente della commissione mobilità) e Susanna Agostini (presidente della commissione politiche sociali e della salute).Il documento invita anche l'amministrazione a «destinare la polizia municipale prioritariamente al controllo del traffico». (fn)Questo il testo dell'ordine del giorno:Oggetto: ordine del giorno sicurezza stradale - prevenzione e formazione per cambiare il comportamento umano e mettere in sicurezza i veicoli e l'ambienteCollegato al dibattito sulla sicurezza stradale al Consiglio del 23 aprile 2007Consiglieri proponenti: Gregorio Malavolti, Susanna AgostiniIl Consiglio Comunale di Firenzepremessoche il tema della sicurezza sulle strade, a Firenze e nel mondo, deve allarmare la coscienza di tutti; i drammatici dati evidenziano che oltre un milione e duecentomila sono i morti sulle strade ogni anno e in Italia sono circa 8000, 170.000 i ricoveri ospedalieri e 600.000 le prestazioni di pronto soccorso. Ci troviamo davanti ad una quotidiana tragedia di fronte alla quale è necessario un forte impegno politico e sociale, oltre ad adeguate risorse economiche. Dobbiamo evitare il permanere di una diffusa inconsapevolezza da parte delle singole persone così come della comunità internazionale tutta;ritenutoche l'incidentalità stradale è un fenomeno complesso causato da una molteplicità di fattori riferibili sia a comportamenti individuali sia a fattori strutturali relativi alla viabilità e condizione delle strade;che rispetto alla complessità del fenomeno è necessaria una molteplicità di interventi integrati tra di loro sia di carattere educativo e di sensibilizzazione che di carattere strutturale, sulla base di un appropriato, puntuale e continuativo monitoraggio;che, pertanto, il problema degli incidenti stradali deve essere governato in maniera integrata e coordinata a livello nazionale, regionale e locale;che, a livello locale, occorre consolidare un approccio intersettoriale e interistituzionale per il governo del fenomeno, coinvolgendo e valorizzando il ruolo di enti ed associazioni del territorio;preso attoche ogni anno nel mondo muoiono più di 1 milione e 200.000 persone a causa di incidenti stradali, oltre 3 milioni e 500.000 persone rimangono invalide gravi con costi sociali superiori a 500 miliardi di euro;che la morte per incidente stradale, come sostiene l'OMS, se non opportunamente contrastata, in una scala di mortalità da 1 a 10, passerà entro il 2020 dall'attuale 9° posto al 3° come causa di morte, solo dopo tumori e cardiopatie;consideratoche negli ultimi 30 anni in Italia quasi 1 milione di persone o sono morte (300.000) o rimaste invalide gravi (700.000) a causa di incidenti stradali, senza contare i ferimenti più o meno gravi (dalle 300.000 alle 500.000 persone ogni anno); che oltre 3.000 giovani tra i 15 e 29 anni muoiono ogni anno a causa di incidente stradale che è la prima causa di morte in questa fascia di età; che ogni anno perdono la vita a causa di incidente stradale oltre 2.200 donne, 150 bambini sotto i 10 anni, 1.000 pedoni, quasi 3000 ciclomotoristi; che dal dopoguerra ad oggi sono morte in Italia circa 400.000 persone (è come se fossero scomparsi gli abitanti di Varese, Mantova, Reggio Emilia, Siena e Cosenza messi insieme); che la prima causa di morte sono per i maschi sotto i 40 anni sono proprio gli incidenti stradali;visto chediversi studi hanno evidenziato che il 60 per cento degli incidenti stradali è dovuto a fattori umani, il 30 per cento a fattori ambientali, il 10 per cento a fattori connessi con il veicolo;l'OMS ha pubblicato nel 2002 una strategia quinquennale per la prevenzione della morte e invalidità da incidente stradale e che la Commissione Europea ha promosso un programma per la sicurezza stradale che prevede una riduzione delle vittime di incidenti stradali del 40 per cento entro il 2010;oltre al fenomeno sociale grave non solo per gli ingenti costi che produce ogni anno: oltre 35 miliardi di euro, gli incidenti rappresentano anche un pesante problema di sanità pubblica (che assorbe quasi il 10% della spesa sanitaria) a parte il non quantificabile ed indescrivibile dolore per più di 30.000 famiglie ogni anno;l'alcol rappresenta il fattore più rilevante nel caso di incidenti stradali gravi o mortali e che in Italia sono circa 4 milioni i bevitori eccessivi e che circa 1 milione sono dipendenti dall'alcool;ritenuto cheoccorra intervenire al più presto per realizzare anche in Italia quanto in altri Paesi dell'Unione Europea hanno fatto con notevole successo in termini di riduzione dell'incidentalità. L'Italia infatti è tra i pochi Paesi dell'Unione Europea che ha visto aumentare, anziché ridurre, il numero degli incidenti e dei feriti sulle strade.Altri, come la Francia, il Regno Unito, ma anche l'Olanda, e la Svezia, hanno dimostrato che l'obiettivo fissato della Commissione Europea della riduzione del 50% della mortalità non è irrealizzabile;consideratoche, tra le iniziative più importanti da realizzare nell'immediato, il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale, approvato dal CIPE con delibera n. 100 del 29 novembre 2002, ha evidenziato la necessità di costituire una struttura tecnica interamente dedicata alla sicurezza stradale che gestisca in modo unitario tutta la materia;vistele misure adottate in questi ultimi anni, tra le quali la recente approvazione dell'Atto di Indirizzo di governo della sicurezza stradale da parte del Consiglio dei Ministri che ribadisce la non più rinviabile istituzione di una struttura tecnica con compiti di coordinamento e supporto alle scelte in materia di sicurezza;consideratoche su iniziativa dell'Automobile Club Italia, in accordo con la FIA Foundation, è in atto una raccolta di firme per appoggiare l'iniziativa STRADE SICURE MAKE ROADS SAFE al fine di sollecitare una risoluzione dell'Assemblea Generale dell'ONUINVITA IL SINDACOa farsi portavoce verso l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite di un invito ad adottare, durante la sua 62esima sessione del 2007, una Risoluzione che promuova azioni concrete per ridurre gli effetti dell'incidentalità stradale nel mondo, in particolare nei Paesi a medio e basso reddito, e che sostenga le seguenti azioni:Supportare un piano di azione globale decennale del valore di 300 milioni di dollari per migliorare la sicurezza stradale nei Paesi in via di sviluppo;Chiedere alla Banca Mondiale e ad altri principali donatori di garantire che almeno il 10% degli stanziamenti per lo sviluppo delle infrastrutture stradali sia destinato alla sicurezza;Appoggiare l'idea di organizzare un Summit interministeriale mondiale, patrocinato dalle Nazioni Unite, al fine di concordare azioni politiche ad alto livello volte a contrastare gli incidenti mortali che si verificano lungo le strade nei Paesi in via di sviluppoa sollecitare il governo a promuovere, di concerto con gli altri paesi europei, iniziative atte a combattere le maggiori cause di incidentalità:Accrescendo l'educazione alla guida responsabilizzando formatori e famiglieMigliorando il disegno delle strade in funzione della sicurezzaPredisponendo misure di tutela dei pedoniMigliorando le politiche di controllo del trafficoCombattendo il fenomeno della guida sotto l'effetto dell'alcool e delle drogheReprimendo l'abitudine all'eccesso di velocità alla guidaCHIEDE AL SINDACO ED ALLA GIUNTA1) di proseguire il positivo e proficuo impegno per la sicurezza stradale, con particolare riguardo alle seguenti linee di azioni:monitoraggio del fenomeno al fine di programmare interventi miraticontrasto dei comportamenti di guida a rischiomiglioramento del disegno delle strade in funzione della sicurezzapredisposizione di misure a tutela dell'utenza deboleeducazione e sensibilizzazione rivolte ai giovanidiffusione di una cultura della sicurezza stradale2) di sostenere con opportune iniziative la proposta di legge per l'istituzione di un'Agenzia Nazionale per la Sicurezza stradale che possa coordinare:le attività di assistenza alle vittime della strada e per le loro famiglie;le attività dell'Istituto per la ricerca e l'innovazione per la sicurezza stradale per mettere in linea il nostro Paese con quelli più avanzati che hanno già da tempo tale struttura di ricerca;l'operatività della Consulta Nazionale, luogo del confronto tra le organizzazioni economico-sociali interessate alla sicurezza stradale e gli organismi ministeriali coinvolti3) di destinare la Polizia Municipale prioritariamente al controllo del traffico4) di invitare il Governo e il Parlamento a destinare alla sicurezza stradale adeguate risorse finanziarie anche a supporto delle azioni territoriali