Regolamenti edilizi omogenei negli 11 comuni della città metropolitana per semplificare la vita dei cittadini, in arrivo il primo manuale operativo sull'edilizia sostenibile

Omogeneizzare i regolamenti edilizi degli undici comuni della città metropolitana (Firenze, Scandicci, Sesto Fiorentino, Lastra a Signa, Signa, Campi Bisenzio, Calenzano, Impruneta, Fiesole, Bagno a Ripoli, Pontassieve) per semplificare la vita dei cittadini. E' questo l'obiettivo cui sta lavorando la conferenza dei sindaci della città metropolitana che ieri si è riunita per la terza volta dalla sua istituzione. All'ordine del giorno dell'incontro, appunto, il tema dei regolamenti edilizi, oggi diversi negli undici comuni della città metropolitana. Questo si traduce in regole differenti per effettuare lo stesso intervento edilizio, dall'apertura di una finestra alla costruzione di un nuovo edificio, dalla collocazione di una parabola o di un'antenna di telefonia mobile alle caratteristiche delle insegne dei negozi. La conferenza dei sindaci in queste settimane ha lavorato proprio in questa ottica di semplificazione e i passi avanti non mancano, come spiegano il coordinatore del gruppo di lavoro su questo argomento e sindaco di Scandicci Simone Gheri e l'assessore all'urbanistica Gianni Biagi. "Tra qualche mese, a fine giugno – annuncia Gheri –, firmeremo un protocollo che definirà uno schema di regolamento edilizio coordinato e condiviso tra gli undici comuni. E inoltre approveremo e adotteremo il primo manuale operativo sull'edilizia sostenibile e il risparmio energetico, che consentirà di affrontare questo tema il modo omogeneo in tutti gli undici comuni". "Non si tratta di un passaggio formale, ma di un cambiamento destinato ad avere rilevanti benefici per cittadini e operatori – aggiunge l'assessore Biagi – : a lavoro concluso, in tutti gli undici comuni della città metropolitana saranno in vigore regole e procedure omogenee, modulistica uguale e via dicendo". Solo a Firenze ogni anno 50mila le persone, tecnici ma anche semplici cittadini, che si recano negli uffici dell'urbanistica ed edilizia privata e circa 7.000 le pratiche edilizie (5.500 DIA e 1.500 permessi di costruire). Se si considera anche gli altri dieci comuni della città metropolitana i numeri raddoppiano. "Da queste cifre – aggiunge il direttore della direzione urbanistica Maurizio Talocchini – appare evidente che semplificare le procedure e renderle omogenee si traduce in una facilitazione nello svolgimento delle pratiche, soprattutto in questa fase di forte diffusione delle autocertificazioni, e in una riduzione dei costi".Ovviamente il lavoro di omogeneizzazione dei regolamenti edilizi si inserisce in una attività, già avviata dai comuni, di coordinamento a livello di scelte urbanistiche che ha come obiettivo finale l'elaborazione di un Piano Strutturale per l'intera città metropolitana. "In questo modo sarà possibile passare da un confronto e un coordinamento sulle scelte che esiste già adesso a un vero e proprio strumento di programmazione delle politiche strategiche unico per gli undici comuni – spiega l'assessore Biagi – fermo restando l'autonomia delle singole amministrazioni nell'applicazione nella porzione di territorio di loro competenza".Gheri ricorda infine che la conferenza dei sindaci sta lavorando all'omogeneizzazione anche in altri settori che hanno ricadute importanti sulla vita dei cittadini, come i servizi sociali e la scuola. (mf)