AN: «Tutelare la fiorentinità della Cassa di Risparmio»

Una risoluzione per «evitare la cessione di quote azionarie dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze al gruppo San Paolo–Intesa» è stata presentata dai consiglieri del gruppo di Alleanza Nazionale.Nel documento si sottolinea «la problematicità per il nostro sistema economico e commerciale, nonché per l'indotto occupazionale e le maestranze direttamente interessate, di trasferire altrove il "cuore" e della direzione di questo istituto di credito».I consiglieri di AN sono anche preoccupati «per il silenzio della camera di commercio e l'assenza di mobilitazione di importanti associazioni di categoria». (fn)Questo il testo della risoluzione:Tipologia: risoluzioneSoggetto proponente: gruppo alleanza nazionaleOggetto: per evitare la cessione di quote azionarie dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze al gruppo San Paolo–Intesa.APPRESA la notizia della sempre più probabile cessione di quasi tutte le quote azionarie dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze al gruppo San Paolo–Intesa, nonché, il forte contemporaneo interessamento di PARIBAS, grande Istituto Bancario transalpino oggi comproprietario al 50% di Findomestic primo Istituto Nazionale di Credito al consumo con sede centrale a Firenze, di divenirne il socio di maggioranza rispetto a C.R.F.;RILEVATA la problematicità per il nostro sistema economico e commerciale nonché per l'indotto occupazionale e le maestranze direttamente interessate che deriverebbe dalla deterrittorializzazione del cuore e della direzione della C.R.F.;CONSIDERATA la grande preoccupazione espressa dalla maggioranza dei sindacati aziendali e provinciali, con la inusuale assenza della CGIL e CISL, che calcolano dagli attuali 800 potenzialmente ridotti a 200 solo gli occupati in Firenze presso la Direzione Generale della C.R.F.;PREOCCUPATO per il silenzio in merito testimoniato dalla Camera di Commercio e l'assenza di mobilitazione di importanti associazioni di categoriaImpegna la Giunta Comunalead intervenire nei confronti del Governo, della Regione Toscana, della Consob, dei vertici della Cassa di Risparmio di Firenze, a seconda delle rispettive competenze, affinché sia scongiurata chiaramente e definitivamente la defiorentinizzazione della Cassa di Risparmio della città in nome e per conto delle ragioni storiche, morali, economiche, occupazionali che il Consiglio Comunale è tenuto moralmente e politicamente a sostenere.Riccardo SarraStefano AlessandriJacopo CellaiGaia CheccucciGiovanni Donzelli