Cinque concerti di musica da camera al Teatro Everest nella rassegna "La parola alla musica"

Cinque concerti di musica classica da Bach a Debussy, passando per Beethoven, Shubert e Britten eseguiti da artisti di caratura internazionale e da giovani promesse della scuola di Musica di Fiesole. Sono i contenuti della rassegna "La Parola alla musica" promossa al Teatro Everest grazie alla sinergia di due importanti realtà culturali fiorentine Nuovi Eventi Musicali e Teatri Possibili.L'evento è stato presentato questa mattina in Palazzo Vecchio dal presidente della commissione cultura Dario Nardella, dal presidente del Quartiere 3 Andrea Ceccarelli, dal direttore artistico del Teatro Corrado D'Elia, dal curatore del progetto Luigi Attademo e dal presidente di Nuovi Eventi Musicali Mario Setti.Ad inaugurare la manifestazione, il 10 aprile alle 21, il violoncellista Francesco Dillon. Dopo di lui tutti i martedì, sempre alle 21, si esibiranno Matteo Fossi, Stefano Parrino, Fabio Bagnoli, Luigi Attademo e, soprattutto, due giovani formazioni cameristiche che si stanno formando presso la Scuola di musica di Fiesole.«Questa rassegna – ha evidenziato il presidente della commissione Dario Nardella - mette in evidenza l'importanza della produzione giovanile che va sostenuta al massimo. E' necessario infatti coinvolgere i giovani non solo come spettatori ma anche come espressione di una alta qualità artistica e culturale. Per quanto riguarda il programma specifico della rassegna gli organizzatori hanno saputo mettere insieme le maggiori promesse della musica classica a livello nazionale. A Firenze – ha proseguito Nardella - si riesce a produrre eventi culturali di elevato spessore anche con poche risorse finanziarie, questo non deve essere un punto di arrivo, non ci dobbiamo accontentare. E' nostro dovere stimolare e promuovere i giovani e cercheremo per questo di individuare dei punteggi per i finanziamenti pubblici alle nuove produzioni. Il teatro Everest – ha aggiunto il presidente della quinta commissione - non è più solo teatro di quartiere ma ha saputo trasformarsi e guardare alla città confrontandosi con le altre istituzioni culturali fiorentine e questa rassegna sarà un appuntamento a cui non mancare per tutti gli appassionati di musica classica».«Le realtà come il teatro Everest devono crescere – ha sottolineato il presidente del Quartiere 3 Ceccarelli - ma devono anche essere sostenute. Qui si fa una produzione teatrale di grande livello ed è un qualcosa in più che qualifica anche il territorio. Mi appello quindi alle istituzioni affinché si aiuti le piccole e grandi istituzioni tetrali – ha concluso - e si riesca a mantenere questa giusta integrazione fra aspetti culturali e sociali». (fn)