«Cittadinanza onoraria al premio Nobel El-Baradei»: mozione approvata dal consiglio
Il consiglio comunale ha approvato, ieri sera, una mozione «per concedere la cittadinanza onoraria a El-Baradei», premio Nobel per la pace nel 2005 e direttore generale dell' "International Energy Agency" (l'organismo delle Nazioni Unite contro la proliferazione nucleare).Nel documento, presentato dalla commissione per la pace e la solidarietà internazionale, si sottolinea come «nel periodo direzione di Mohamed El-Baradei, si sia particolarmente sviluppata l'opera di diffusione delle conoscenze di base e della cultura della sicurezza e dei controlli nucleari nei paesi del Terzo Mondo, premessa indispensabile perché il diffondersi delle tecnologie non crei rischi indebiti e non degeneri in una nuova corsa agli armamenti nucleari».L'assemblea di Palazzo Vecchio ha poi approvato una risoluzione «per fermare la proliferazione delle armi atomiche nel mondo e per una decisa condanna dell'escalation nucleare in Iran».Anche questo documento era stato presentato dalla commissione pace, presieduta da Lorenzo Marzullo. (fn)Questo il testo della mozione:Mozione "per concedere la cittadinanza onoraria della città di Firenze a El-Baradei"Considerato come:le armi nucleari rappresentino una gravissima minaccia per la sopravvivenza dell'umanità e del pianeta Terra;Firenze, da sempre, si sia contraddistinta quale città operatrice di pace, e particolarmente oggi, con la vicepresidenza del Sindaco Leonardo Domenici della campagna mondiale "Mayors for Peace" per il completo disarmo nucleare;l'International Energy Agency (IAEA) delle Nazioni Unite si ponga a guardia contro la proliferazione nucleare nel mondo e particolarmente contro l'attuale "Nuova proliferazione militare" segnata dall'estendersi del numero di Paesi -come la Corea del Nord e l'Iran- che si dotano o cercano di dotarsi di arsenali atomici e contemporaneamente dallo sviluppo tecnologico occidentale di nuovo armamento nucleare tattico e strategico;la direzione generale di tale Agenzia sia stata conferita e riconfermata al Dr. Mohamed El-Baradei a partire dal 1 dicembre 1997, in un periodo di congiuntura internazionale particolarmente delicata nella quale i rischi della proliferazione nucleare si sono resi sempre più subdoli e minacciosi, come testimoniano i progressivi test nucleari di India, Pakistan e della Corea del Nord;abbiano avuto luogo gravi incidenti nucleari "civili" come quello di Chernobyl e ThreeMiles Island e di quanto, nel periodo direzione di Mohamed El-Baradei, si sia particolarmente sviluppata l'opera di diffusione delle conoscenze di base e della cultura della sicurezza e dei controlli nucleari nei paesi del Terzo Mondo, premessa indispensabile perché il diffondersi delle tecnologie non crei rischi indebiti e non degeneri in una nuova corsa agli armamenti nucleari;lo stesso organismo IAEA, abbia svolto un ruolo delicatissimo e insostituibile, prima nella crisi Irachena e attualmente nella crisi internazionale legata ai programmi nucleari Iraniani e Nord Coreani;questo Consiglio si sia espresso nel merito della campagna contro la proliferazione Nucleare con propri atti n.508/2005 e n. 434/2006;per tali attività la IAEA e il dr. Mohamed El-Baradei siano stati insigniti nel 2005 del premio Nobel per la Pace con la seguente motivazione:"per i loro sforzi per prevenire che l'energia nucleare sia utilizzata per scopi militari e per assicurare che l'energia nucleare per scopi pacifici sia usata nel modo più sicuro possibile. In un momento in cui la minaccia delle armi nucleari sta nuovamente crescendo, il Comitato Nobel Norvegese intende sottolineare che questa minaccia può essere affrontata attraverso la più ampia cooperazione internazionale possibile. Questo principio trova oggi la più chiara espressione nel lavoro della IAEA e del suo Direttore Generale. Nel regime di non proliferazione nucleare, è la IAEA che controlla che l'energia nucleare non venga male utilizzata per scopi militari, e il Direttore Generale si è distinto come un impavido fautore di nuove misure per rafforzare tale regime.";INVITA IL SINDACOA concedere la cittadinanza onoraria a Mohammed El-Baradei.Firenze, 15 dicembre 2006Il Presidente(Lorenzo Marzullo)Questo il testo della risoluzione:RisoluzioneOggetto: per fermare la proliferazione delle armi atomiche nel mondo e per una decisa condanna dell'escalation nucleare in Iran.Il Consiglio ComunalePremesso che la città di Firenze, per tradizione e cultura si è contraddistinta come operatrice di pace e che il Sindaco, oltre ad essere Presidente dell'ANC è anche uno dei vicepresidenti internazionali dei Mayors for Peace (Sindaci per la Pace);premesso che le armi nucleari continuano ad essere la più grande minaccia alla sopravvivenza della specie umana e del pianeta, e che solo la cessazione della corsa agli armamenti nucleari può allontanare tale minaccia;considerato che l'Iran è fortemente sospettato di perseguire un programma di armamento nucleare e che oramai da tempo, nell'attuare tale proposito, lancia minacce contro Israele e Stati Uniti,considerato che gli Stati Uniti, la più forte tra le potenze nucleari, hanno ribadito di non escludere l'opzione militare contro i siti militari iraniani;ricordato che anche la Corea del Nord negli ultimi tempi ha lanciato anatemi e minacce utilizzando il riarmo nucleare e che in seguito, attraverso una opera paziente di tessitura e di incontri politico diplomatici con Stati Uniti, Cina, Giappone, ONU e l'AIEA ( Associazione Internazionale Energia Atomica) sono stati raggiunti positivi accordi di cooperazione per fermare la creazione da parte coreana di ordigni nucleari;ribadito che l'esempio di cui sopra può e deve essere preso a paradigma per richiamare tutti gli Stati nucleari ad aderire al TNP (Trattato non Proliferazione nucleare);rilevato che l'Iran, come emerge dal rapporto inviato al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite del direttore generale dell'Aiea El Baradei, ha non solo incrementato l'impianto di Busher dove sono installate le centrifughe per l'arricchimento dell'uranio, ma ha anche proseguito nella costruzione di un reattore di acqua pesante ad Arak e non ha fornito le informazioni richiesta sul suo programma nucleare;considerato come, il governo iraniano ignori la protesta delle donne e dei giovani, ai quali vengono negati i più elementari diritti di espressione democratica;visto l'annuncio iraniano dell'attivazione, entro maggio, di altre tremila centrifughe per l'arricchimento dell'uranio su scala industriale;evidenziato come il Presidente iraniano Ahmadinejad ha ribadito che l'Iran, nonostante l'appesantimento delle sanzioni internazionali già comminate, non rinuncerà alla minima parte dei suoi diritti nucleari e che non accetta le sanzioni delle Nazioni Unite;considerato che il ministero degli esteri italiano ha già intrapreso azioni politico-diplomatiche perché si ritorni al dialogo;ribadito che Firenze è gemellata con la città iraniana di Isfahan e che la nostra città considera e ritiene i gemellaggi quali ponti di pace nel mondo;Invita il SindacoAnche in veste di Presidente dell'ANCI e di Vice Presidente della Major for Peace:a farsi portavoce presso il Sindaco di Isfahan perché lanci un appello al Presidente Ahmadinejad affinché la questione nucleare del loro Paese torni in seno alla diplomazia, alla politica e nelle sedi internazionali, al fine di scongiurare nuovi e disastrosi eventi in quell'area.Firenze, 23 marzo 2007Il Presidente(Lorenzo Marzullo)