Approvata risoluzione sul "testamento biologico". Falciani (SDI): «Ora confronto sereno su una questione che coinvolge tante persone e famiglie»

Una risoluzione sul "testamento biologico" è stato approvato questo pomeriggio in consiglio comunale con 29 voti favorevoli e 5 contrari. Il documento, presentato dal capogruppo dello SDI Alessandro Falciani, è stato fatto proprio con emendamenti dalla commissione per le politiche sociali e della salute, presieduta da Susanna Agostini.In particolare si chiede al sindaco di «adoperarsi presso Governo e Parlamento affinché la nuova legislazione in materia di testamento biologico sia orientata alla libertà di scelta dell'individuo» e di «sostenere presso la giunta regionale ed il Governo la necessità di implementare gli interventi volti alla diffusione della terapia del dolore, come strumento per il diritto a non soffrire».La risoluzione impegna inoltre l'amministrazione ad «adoperarsi presso la giunta regionale affinché venga avviata un'indagine conoscitiva sui temi della terminalità e sull'eventuale fenomeno dell'eutanasia clandestina» e ad «organizzare un convegno sul tema del fine vita, della libertà di scelta terapeutica, sull'insieme delle problematiche genericamente e talvolta impropriamente ricondotte all'eutanasia che approfondisca la legislazione europea sulla materia e i risultati delle diverse esperienze caso per caso».«Con questa scelta – ha commentato il capogruppo dello SDI Alessandro Falciani - intendiamo avviare un sereno confronto a livello locale e nazionale su una questione che coinvolge tante persone e famiglie». (fn)Questo il testo della risoluzione:OGGETTO: testamento biologicoProponente: commissione IVIL CONSIGLIOA seguito del dibattito sulla vicenda di Piergiorgio Welby e del suo appello al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano;Riconosciuto il valore morale e politico dell'impegno di Piergiorgio Welby, che ha chiesto per sè e per ogni cittadino italiano la libertà di scelta e la possibilità di decidere per sé della propria vita;Preso atto della risposta del Presidente della Repubblica che ha autorevolmente chiesto alle istituzioni l'apertura del dibattito sui temi della fine della vita, sulla liberta' di scelta terapeutica, fosse anche quella interruttiva dei trattamenti sanitari che tengono artificialmente in vita, con le seguenti parole:"Mi auguro che un tale confronto ci sia, nelle sedi più idonee,perché il solo atteggiamento ingiustificabile sarebbe il silenzio,la sospensione o l'elusione di ogni responsabile chiarimento."Dato che il clamore suscitato dall'iniziativa di Piergiorgio Welby e dalla risposta del Presidente della Repubblica ha per adesso portato, al di là di una prima apertura di dibattito sull'eutanasia, ad una accelerazione del confronto politico e del relativo iter parlamentare sul tema del testamento biologico, con ben otto proposte di legge presentate sulla materia;Considerato quanto affermato pubblicamente da numerosi ed autorevoli giuristi, e in questi giorni con particolare efficacia dall'ex Presidente dell'Autority per la privacy Stefano Rodotà, ovvero che l'ordinamento vigente già oggi prevede alcune facoltà in materia di testamento biologico, che per altro trovano difficoltà in termini attuativi;Preso atto del ritardo e della grave arretratezza della sanità italiana in materia di terapia del dolore, con il nostro paese che presenta, pur con i progressi raggiunti nella nostra Regione uno scarso utilizzo di farmaci oppiacei;Preoccupato infine dai risultati dei diversi studi europei che confermerebbero pratiche genericamente riconducibili all'eutanasia, che dimostra la necessità di una maggiore chiarezza legislativa insieme ad una più precisa attenzione alle esigenze del paziente terminale ed a un più profondo rispetto delle scelte individuali relativamente ad ogni terapia con particolare riferimento a quelle di fine vita;IL CONSIGLIOEsprime il proprio sostegno alle sollecitazioni di quanti si battono per la dignità della persona in tutto l'arco della vita e in particolare di fronte alla morte.IMPEGNA IL SINDACOAd organizzare un convegno sul tema del fine vita, della libertà di scelta terapeutica, fosse anche quella interruttiva dei trattamenti sanitari che tengono artificialmente in vita, sull'insieme delle problematiche genericamente e talvolta impropriamente ricondotte all'eutanasia che approfondisca la legislazione europea sulla materia e i risultati delle diverse esperienze caso per caso,Ad adoperarsi presso la Giunta Regionale affinché venga avviata un'indagine conoscitiva sui temi della terminalità e sull'eventuale fenomeno dell'eutanasia clandestina, e a riferirne al Consiglio dei risultati,A sostenere presso la Giunta regionale ed il Governo la necessità di implementare gli interventi volti alla diffusione della terapia del dolore, come strumento per il diritto a non soffrire,Ad adoperarsi presso Governo e Parlamento affinché la nuova legislazione in materia di testamento biologico sia orientata alla libertà di scelta dell'individuo