Domani 500 alunni sul palco del Teatro comunale con l'opera "L'Oro del Reno". Lastri e Giambrone: "Un progetto educativo per diffondere la cultura musicale"
Circa 500 alunni delle scuole fiorentine, domani alle 15,30, saliranno sul palco del Maggio Musicale Fiorentino e si esibiranno in un'importante opera lirica "L'Oro del Reno" liberamente tratto dal "Il Ring" di Richard Wagner, opera prevista nel cartellone del teatro comunale.L'iniziativa, realizzata dall'associazione "Venti Lucenti" e che fa parte del progetto fa parte delle offerte formative delle Chiavi della Città, è promossa dall'assessorato alla pubblica istruzione, in collaborazione con il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.Alla presentazione, che si è tenuta stamani all'interno del teatro comunale, hanno partecipato anche gli alunni della quarta elementare della scuola Santa Teresa, i quali hanno raccontato le emozioni che hanno vissuto partecipando al progetto."Il progetto intende avvicinare al mondo dell'opera lirica gli alunni delle scuole fiorentine ha spiegato l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri a farli diventare protagonisti della realizzazione di un'opera, a far parte di un evento che rimarrà nella loro memoria anche perchè accolti nella istituzione musicale più prestigiosa."Il progetto, di grande valore formativo e culturale, è nato con l'obiettivo di diffondere sempre più la cultura musicale fra i bambini e di conseguenza nelle loro famiglie ha proseguito l'assessore -. Gli alunni hanno potuto conoscere, grazie alle insegnanti e all'associazione Venti Lucenti, le varie fasi della nascita del teatro, come si organizza un allestimento, creare una certa sensibilità per l'opera lirica e il canto, divenendo essi stessi interpreti e protagonisti dell'opera. Altro obiettivo importante di questo progetto è stato quello di restituire alla cittadinanza, attraverso i bambini, il valore culturale ed educativo ma anche popolare del teatro operistico"."Sono lieto di ospitare questa iniziativa ha sottolineato il sovrintendente del maggio musicale fiorentino Francesco Giambrone proprio in un luogo storico della città. Domani sarà quindi un grande evento, grazie all'incontro che nascerà tra i bambini, gli adulti di domani, con i loro familiari, e il Teatro del Maggio, assistendo ad un'opera di grande qualità prevista nel nostro programma. Questo è importante perchè significa offrire una significativa opportunità, con l'avvicinare i giovanissimi e le loro famiglie all'opera lirica"."Grazie a questo progetto ha proseguito il sovrintendente gli alunni avranno l'opportunità di provare l'emozione di interagire su un palco. L'augurio è che, scoperto il piacere della musica, continuino, una volta cresciuti, a frequentare i teatri".Circa 500 ragazzi, quindi, riempiranno domani il teatro, grazie al lavoro svolto durante l'anno scolastico, accompagnati dai propri genitori, dagli insegnanti e dai dirigenti scolastici, dando vita ad una vera e propria festa del teatro. Proprio per ribadire l'obiettivo di consolidare il rapporto della città col proprio teatro lirico, si è quindi deciso di affrontare uno dei titoli della stagione del Maggio, che prevede per il 2007 L'oro del Reno e Walkiria.In concreto il progetto si è sviluppato in due fasi: una prima fase che ha coinvolto gli insegnanti e una seconda fase che ha coinvolto le classi, nelle quali sono stati illustrati la storia del teatro e del melodramma, la trama dell'Oro del Reno, il mondo del canto e della lirica. Successivamente è stata affrontata la messa in scena dell'opera. Già il primo incontro ha avuto un carattere laboratoriale ed è stato quindi richiesto ai partecipanti, bambini o insegnanti, di cantare, recitare, raccontare.Il progetto ha visto la sua prima tappa in una lezione tenuta dai maestri Cludia Gori e Gregorio Mazzarese, svoltasi presso il Teatro ridotto del Teatro Comunale, nella quale sono state indicate le linee di sviluppo della storia del melodramma e le caratteristiche dell'opera di Richard Wagner. La lezione, diretta alle insegnanti, ha visto anche brevi esibizioni degli intervenuti.Durante il secondo incontro è stata affrontata la storia del teatro: mentre un animatore tracciava, anche grazie a suggestioni musicali e rumori, il lento affermarsi nella nostra società del genere teatrale e più specificatamente del melodramma, i bambini hanno assistito alla costruzione di un modello di teatro, un modello che ricrea in scala l'impianto del palco del Teatro Comunale, e all'illustrazione delle parti che compongono la sua struttura. Infine sono state illustrate e animate con i ragazzi le sequenze narrative dell'opera.Nel quarto incontro sono stati coinvolti pianisti e giovani cantanti del Maggio Formazione che hanno contribuito ad arricchire ed illustrare il percorso di conoscenza dell'opera lirica, della sua struttura e più in generale del mondo del canto.Sono quindi iniziate le prove di regia e di canto, come avviene normalmente nel corso di un allestimento lirico.Il progetto, il primo di questo tipo rivolto alle scuole fiorentine, presenta varie particolarità, tra cui la precisa volontà di proiettare i giovani attori nel mondo del melodramma, attraverso un percorso originale e continuamente verificato e corretto. Sono stati operati, per esempio, tagli e aggiustamenti sulla musica, sul testo, sui personaggi, secondo un coerente disegno che, alla luce della difficoltà della messa in scena, ha privilegiato il versante delle suggestioni a quello della fedeltà filologica, dell'emozione a quello del rispetto dello sviluppo narrativo e della sua puntuale esecuzione. "In questo senso -ha spiegato Manu Lalli dell'associazione Venti Lucenti" - è apparso subito evidente che fosse importante non tanto curare la tecnica del canto e la perfetta esecuzione da parte di tutti i bambini coinvolti, quanto piuttosto contagiarli della passione per il canto e conseguentemente dell'amore per il melodramma e per il teatro. Si è scelto, ad esempio, di far cantare i bambini, anche se l'opera non prevede la presenza di un coro; di far scandire l'arrivo dei giganti in scena con un ritmo battuto dagli attori in scena (assente nella partitura); di ripetere temi musicali associati a personaggi o luoghi particolarmente importanti (Walhalla, i giganti), anche quando questi non sono presenti nella partitura wagneriana"."Una parte importante del lavoro - ha concluso Manu Lalli - è stata quella di adattare per pianoforte, tuba e percussioni, la partitura di Wagner per orchestra e operare tagli e adattamenti, in modo da non tradire l'intreccio narrativo e lo sviluppo dei personaggi dell'Oro, ma che valorizzassero il canto dei bambini e il loro intervento musicale (scandire ritmi), rendendo in modo evidente la struttura per temi dell'opera e semplice l'identificazione di alcuni di essi".Al progetto hanno partecipato gli alunni della scuola elementare Andrea del Sarto, le classi dalla prima alla quinta elementare della scuola Santa Teresa, gli alunni dalla prima alla quinta A della scuola elementare Petrarca, la classe quarta A e quinta A della scuola elementare Desiderio da Settignano e la prima B della scuola media Poliziano. (pc)