Scooterista 14enne a 140 chilometri all'ora sui lungarni su un mezzo rubato, fermato dalla Polizia Municipale. L'assessore Cioni: "Un episodio emblematico che deve far riflettere"

"Siamo di fronte a una caduta di valori, a comportamenti diffusi di illegalità di cui gli episodi che avvengono sulle strade sono solo la punta dell'iceberg. E' una situazione che non può essere affrontata solo dalle forze di polizia. Quello che serve è una responsabilizzazione di tutta la società ad iniziare dalle famiglie e dalla scuola". E' quanto dichiara l'assessore alla sicurezza e vivibilità urbana Graziano Cioni in riferimento all'episodio avvenuto ieri pomeriggio e che visto per protagonista uno studente fiorentino di 14 anni. Il ragazzo, a bordo di uno scooter risultato rubato, è stato colto sul fatto dalla Polizia Municipale mentre sfrecciava a velocità folle in viale Aretina. Gli agenti del Pronto Intervento in sella alle motociclette di ordinanza erano in servizio nella zona quando, intorno alle 17, hanno notato uno scooterone che percorreva via Aretina. Alla vista degli agenti il conducente ha accelerato passando con il rosso al semaforo situato all'altezza dell'incrocio all'altezza di via del Gignoro e si è diretto verso via della Loggetta. E' quindi iniziato un inseguimento durante il quale i vigili hanno più volte intimato allo scooterista di fermarsi anche perché il veicolo era privo di targa e questo alimentava il sospetto che il conducente potesse aver commesso anche eventuali illeciti penali. La fuga è continuata e lo scooterista ha collezionato una serie di infrazioni al codice della strada, dal passaggio con semaforo rosso al transito in controsenso fino ovviamente all'eccesso di velocità. Gli agenti hanno seguito a distanza lo scooterista che intanto proseguiva la fuga compiendo manovre pericolose e accelerando fino a 140 chilometri all'ora, come risultato dal tachimetro delle moto dei vigili, nel tratto finale di via Generale dalla Chiesa e l'inizio di via Enrico De Nicola. Lo scooterista giunto alla rotatoria di fronte al Saschall è passato tra veicoli in slalom salendo con il veicolo sull'aiuola centrale per poi dirigersi verso il centro. La folle corsa è terminata quando lo scooter ha urtato contro l'aiuola spartitraffico centrale di Lungarno Aldo Moro sbalzando a terra il conducente che, per fortuna, non è stato investito dalle auto in transito.Gli agenti della Polizia Municipale hanno immediatamente prestato i primi soccorsi allo scooterista in attesa dell'arrivo dell'ambulanza. Dai primi controlli è emerso che il conducente è un ragazzo di poco più di 14 anni (per l'esattezza è nato nel giugno 1992) residente nel quartiere, bravo studente e di buona famiglia. Alla richiesta di spiegazioni, il ragazzo si è limitato a dire, con gli occhi sbarrati: "Ho fatto un casino". Poi è stato portato all'ospedale per gli accertamenti consueti mentre i vigili hanno contattato i genitori per metterli al corrente dell'accaduto. Da un accertamento effettuato sul telaio dello scooter, un Piaggio Beverly di cilindrata 500 cc, è risultato rubato giovedì 22 marzo a Firenze. Il ragazzo è risultato positivo per l'assunzione di sostanze stupefacenti cannabinoidi. Il veicolo è restituito al legittimo proprietario, mentre il ragazzo è stato denunciato a piede libero per ricettazione del motoveicolo e per resistenza a pubblico ufficiale. Per lui è scattata anche la segnalazione al prefetto di Firenze per l'uso di sostanze stupefacenti mentre le violazioni amministrative commesse dal ragazzo sono state contestate ai genitori. Si va dalla velocità irregolare alla circolazione senza targa, dalla guida contromano e controsenso ai passaggi con il semaforo rosso, dall'inosservanza dell'alt alla guida senza patente. La sanzione sarà determinata dal prefetto e sarà compresa tra un minimo di 2.500 a un massimo di 10mila euro."Questo episodio è emblematico della crisi di valori che sta attraversando la nostra società – aggiunge l'assessore Cioni –, una caduta di riferimenti che chiama tutti in causa. Sta venendo meno il senso del rispetto delle regole e della legalità, basilari in una comunità. Serve quindi una presa di coscienza collettiva e tutti, per quanto è di loro competenza, devono fare la loro parte per cambiare le cose, ad iniziare dalle famiglie". (mf)