Toccafondi (FI): «I dati confermano che il difensore civico è un ponte tra i cittadini e l'amministrazione comunale»
Questo il testo dell'intervento del vicecapogruppo di Forza Italia Gabriele Toccafondi:«Francesco Lococciolo fu nominato il 5 febbraio 2001, difensore civico del Comune di Firenze. E' stato un percorso lungo sei anni nel quale abbiamo imparato quale fosse il ruolo di difensore civico e cosa comportasse, abbiamo constatato quali fossero i benefici per i cittadini. Perchè in pochi associavano al concetto di difesa civica una idea chiara di cosa volesse dire.Il dottor Lococciolo fu presentato come "uomo di elevato spessore morale e civile". Il 19 aprile 2001 i fiorentini potevano rivolgersi al difensore civico del Comune, i cui uffici furono sistemati provvisoriamente al terzo piano di Palazzo Vecchio e per fortuna i quesiti sono stati meno dei 20mila l'anno che qualcuno prevedeva.Lococciolo ci ha fatto cinque relazioni scritte, sempre più voluminose, segno del funzionamento quantitativo del servizio, ma se quelle relazioni le si vanno a leggere si comprende che il buon funzionamento è stato anche qualitativo.In totale ha ricevuto 2311 istanze in sei anni, quasi 400 l'anno, oltre una il giorno.I dati ci confermano che il difensore civico è un ponte tra i cittadini e l'amministrazione comunale, e come tale è visto dai cittadini: un collegamento. Da questo organismo nessuno è mai stato mandato via con la risposta "non siamo competenti" eppure qualche volta, mi immagino, la tentazione sarebbe stata questa.Chi ha avuto la pazienza di leggere tutte le relazioni si accorgerà che quei tanti casi rappresentano uno spaccato delle problematiche che i cittadini incontrano e che gli stessi consiglieri comunali conoscono bene.Dovrebbe far arrabbiare quando da consigliere comunale, leggendo la relazione, ci si accorge che il difensore civico è riuscito là dove te non sei riuscito. E' una tentazione ma per chi fa politica come servizio si comprende l'utilità dell'istituto del difensore civico, al punto "paradossale" che pure qualche consigliere comunale finisce per presentare istanza. Abbiamo sempre detto che tale istituto è un "osservatorio di negatività" perché è chiaro che al suo ufficio bussa chi ha un problema o crede di aver subito un torto non certo chi deve ringraziare ed è altrettanto vero che vi siano casi più gravi di altri. Ma la lettura di tutta l'attività svolta non potrebbe che portare tutti alle conclusioni a cui è giunto sempre il nostro difensore civico.A chiusura dell'attività di difensore civico ci preme sottolineare che sarà difficile trovare una sostituzione degna perché ha mostrato, grazie al suo lavoro e delle persone che lavorano con lei, che il concetto di "difesa civica" esiste ha un valore. Però rispetto a sei anni fa saremo facilitati per due motivi: c'è una macchina che cammina e sarà più chiaro quali caratteristiche dovrà avere il prossimo difensore civico: "uomo di elevato spessore morale e civile"».(fn)