"Il governo del territorio", seminario a palazzo Strozzi. Il sindaco Domenici: "Comuni e Regioni devono collaborare"
Federalismo, Ici e oneri di urbanizzazione, rapporti fra Comuni e Regioni: sono questi i temi toccati stamani dal sindaco Leonardo Domenici durante il suo intervento al seminario "Il governo del territorio in Italia. Idee per una riforma" organizzato a Palazzo Strozzi da Regione Toscana e da Sum, Istituto di Scienze Umane. Secondo Domenici, il primo fattore da tenere presente quando si parla dei problemi della pianificazione urbanistica è il contesto nel quale si muovono i Comuni, a volte accusati di guardare solo al fare cassa'. "E' un contesto complicato, perché viviamo una forma di federalismo ibrido' che porta molte contraddizioni ha detto il sindaco C'è la necessità di realizzare pienamente la riforma del Titolo V della Costituzione, che oggi in parte è inattuata e in parte porta a conflitti di competenze". Da questo punto di vista, Domenici ha sottolineato come le Finanziarie del governo di centrodestra siano state "spaventose": "ma anche quando questo governo annuncia, ad esempio, che vuole intervenire sull'Ici, dovremmo metterci d'accordo ha aggiunto Il gettito complessivo dell'Ici è di 10 miliardi di euro, 2,5 dei quali dalla prima casa. Come si sa, L'Ici serve a Finanziare le spese dei Comuni, sostanzialmente i servizi. Se si elimina l'Ici sulla prima casa, dove troveranno i Comuni quei 2,5 miliardi? E poi le imposte sulla casa sono anche altre e vanno allo stato: io credo invece che il complesso della fiscalità immobiliari e la gestione del catasto dovrebbero essere ricondotti ai Comuni". Un'altra questione delicata riguarda gli oneri di urbanizzazione. "A fronte di politiche restrittive verso i Comuni ha detto il sindaco l'utilizzo degli oneri di urbanizzazione per il bilancio corrente è una sorta di valvola di sopravvivenza'. Ma questo non significa che non si possa lavorare su alcune ipotesi: ad esempio, finalizzando gli oneri a specifici tipi di spesa corrente, o utilizzandone parte per gli investimenti".Per quanto riguarda la tutela del paesaggio, Domenici ha sottolineato la possibilità di associare anche le soprintendenze alla redazione di piani paesaggistici: "La competenza sulla materia urbanistica è delle Regioni ha detto ma sulla tutela è necessario misurarci con il governo nazionale". E riguarda il rapporto fra Comuni e Regioni, il sindaco ha osservato come siano necessarie forme di collaborazione, pur mantenendo distinta la pianificazione territoriale dai piani urbanistici. "Ai Comuni, che hanno bisogno di certezze sulle decisioni e sui tempi, va garantita la elasticità operativa necessaria a rispondere alle comunità locali, ma è necessario un supporto da parte delle Regioni. Soprattuto per i Comuni più piccoli. E vanno favoriti i processi associativi".Infine, il sindaco ha concluso con un riferimento ai Comitati toscani. "Sono convinto che abbiamo bisogno di un maggior processo partecipativo, e vanno individuati e calibrati i passaggi politico-istituzionali che richiedono una maggiore integrazione con la partecipazione democratica Ma se è vero che in Italia c'è una situazione di allarme paesaggio', credo però che la Toscana, per storia, esperienza e capacità, sia su un piano diverso. E spero che si eviti una tendenza che ha volte è stata ed è della sinistra italiana: quello di pensare che laddove ci sono livelli di governo più avanzati, lì ci si possa permettere' di più". (ag)