Quartiere 2: ricordati al sacrario dello stadio, i "5 giovani martiri di Campo di Marte". L'assessore Bevilacqua: "Senza di loro, noi, oggi, non esisteremmo"
"Rappresaglie verso cittadini inermi; è quello che hanno subito 63 anni fa i cinque giovani, fucilati perché avevano rifiutato di vestire l'uniforme della repubblica di Salò. L'ingiustizia più grande che oggi potremmo commettere nei confronti di quelle vittime, è pensare che non ci siano differenze tra loro e chi li ha uccisi, solo perché erano tutti italiani. La democrazia che abbiamo raggiunto nel nostro Paese, grazie a comportamenti semplici ma anche grazie a tanti sacrifici di vite umane, va difesa. La democrazia si fonda sulla convivenza pacifica di tante differenze mentre la dittatura elimina chi la pensa diversamente. Bisogna ricordare che la democrazia che viviamo oggi è grazie a tanti giovani che hanno alzato la testa, sconfiggendo per sempre la dittatura ed il nazifascismo. Senza il sacrificio di tante persone, noi, oggi, non esisteremmo".È il commento dell'assessore alla partecipazione, Cristina Bevilacqua, che stamani è intervenuta alla cerimonia commemorativa al sacrario dello stadio Artemio Franchi, per ricordare, nel giorno del 63° anniversario della loro uccisione, Leandro Corona, Ottorino Quiti, Antonio Raddi, Adriano Santoni e Guido Targetti.Tante autorità politiche presenti con i gonfaloni dei Comuni di Firenze, Vicchio di Mugello, Calenzano, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Fiesole, Pontassieve, Rufina, la Provincia di Firenze e la Regione Toscana. Numerosi i rappresentanti di associazioni di Partigiani e della Resistenza (Federazione Regionale Associazione Antifasciste della Resistenza, ANPI), della Caserma Perotti ma anche tanti studenti, per tramandare la memoria storica di quegli eventi e soprattutto la lotta che è stata sostenuta. C'erano gli studenti della scuola elementare Carducci (V B), delle scuole medie Masaccio (classi III A e III B) e Dino Compagni/Mozzanti (classe III), delle scuole superiori liceo Educativo/Linguistico Pascoli (classe III E-L), liceo classico Galileo, liceo classico Dante, liceo scientifico Gramsci, istituto tecnico per il turismo Marco Polo, istituto tecnico Alessandro Volta, istituto tecnico Elsa Morante/Ginori Conti, istituto tecnico Benvenuto Cellini.Sono intervenuti anche alcuni partigiani che hanno raccontato le loro testimonianze."Ogni anno c'è l'impegno da parte del Quartiere di fare partecipare le scuole e ricordare questi tragici eventi, commemorare la memoria di queste persone. È importante per le giovani generazioni, perché la libertà è una palestra da frequentare ogni giorno e non è scontata" ha sottolineato il presidente del Quartiere 2 Gianluca Paolucci.Rocco Silicato era presente il 22 marzo del 1944 al momento della fucilazione dei suoi 5 amici e ha auspicato il conferimento della medaglia d'oro al valore civile "per i 5 ragazzi, perché protomartiri della Resistenza, della Libertà. Oltre un anno fa ho inviato una lettera alla Presidenza della Repubblica chiedendo il conferimento della medaglia ma mi è stato risposto che ormai era troppo tardi. Spero che intervengano le amministrazioni cittadine per perorare questa domanda".L'assessore Bevilacqua ha risposto dicendo che l'Amministrazione Comunale ha già provveduto ad inviare alla Presidenza della Repubblica tutta la documentazione necessaria insieme a molte testimonianze.Durante la cerimonia, sono intervenuti anche Elettra Lorini, sindaco di Vicchio "è stata una tragedia assurda ed emblematica di un momento drammatico che il nostro Paese stava vivendo. Gli anni trascorsi non hanno ridotto il senso degli avvenimenti, il ricordo di una grande tragedia", Mario Leone, presidente della Federazione Regionale Associazione Antifasciste della Resistenza, Silvano Sarti presidente dell'ANPI, la nipote di Guido Targetti. (uc)