Il Sigillo della pace a Daisaku Ikeda, presidente della Soka Gakkai Internazionale. Domenica solenne cerimonia in Palazzo Vecchio

Domenica prossima in Palazzo Vecchio il sindaco Leonardo Domenici assegnerà il Sigillo della Pace della città di Firenze a Daisaku Ikeda, filosofo e saggista, presidente della Soka Gakkai Internazionale, una delle più grandi associazioni buddiste del mondo. A ricevere il prestigioso riconoscimento, che in passato è stato conferito a personalità come Giovanni Paolo II, Kofi Annan e Michail Gorbaciov, sarà il figlio di Ikeda, Hiromasha, vicedirettore della Soka Gakkai in Giappone. Oltre all'attrice Sabina Guzzanti, che interverrà per l'Istituto italiano Soka Gakkai, interverranno personaggi della cultura, della politica e dello sport, tra cui il portiere della Fiorentina Sebastien Frey. Per la solenne cerimonia, che si terrà nel Salone dei Cinquecento alle 11, è attesa una grande partecipazione di pubblico; per questo motivo in piazza della Signoria sarà allestito un maxischermo che trasmetterà in diretta le immagini da Palazzo Vecchio.Non è la prima volta che la città di Firenze dimostra la sua stima e il suo apprezzamento nei confronti di Daisaku Ikeda, che nel '92 ricevette il Fiorino d'Oro. E' il riconoscimento per un autentico uomo di pace, un intellettuale che ha sempre sostenuto i valori del dialogo, del rispetto, dei diritti umani, promuovendo iniziative in tutto il mondo, fondando istituzioni culturali e scuole, appoggiando l'azione dell'Onu. Un'azione profondamente legata anche all'attività di Ikeda come presidente della Soka Gakkai Internazionale, associazione buddista che conta 13 milioni di aderenti in 190 paesi. In Italia i praticanti di questo buddismo sono 43mila, di cui 10mila in Toscana e 3000 solo nella città di Firenze. E' dunque per l'impegno a favore della pace e dei diritti umani che viene conferito a Ikeda il Sigillo della pace, che è uno dei riconoscimenti più importanti della città; si tratta di una medaglia d'argento con la scritta "S. Pax et Defensio Libertatis", riproduzione di quella adottata dai Conservatori di legge della magistratura della Repubblica fiorentina come simbolo di pace e di libertà. (ag)In allegato, un profilo di Daisaki IkedaNato a Tokyo il 2 gennaio 1928, Ikeda sperimenta gli orrori di una nazione in guerra e della devastazione atomica. La consapevolezza maturata durante il conflitto mondiale lo porta a scegliere il pacifismo prima e il Buddismo poi come elementi fondamentali per la realizzazione di una società pacifica. A diciannove anni, nel 1947, conosce Josei Toda e diventa membro della Soka Gakkai. Tra i due nasce un forte sodalizio spirituale e umano. Dopo la scomparsa di Toda, secondo presidente della Soka Gakkai, il 3 maggio 1960 Daisaku Ikeda diviene il terzo presidente della Soka Gakkai e nel 1975 fonda la Soka Gakkai Internazionale. Dal 1983, il 26 gennaio di ogni anno – in occasione del giorno commemorativo della Soka Gakkai Internazionale – Daisaku Ikeda pubblica una proposta di pace che invia alle Nazioni Unite. Gli scritti prendono in esame i problemi che l'umanità si trova ad affrontare, mettendo in risalto le possibili soluzioni. Ikeda oltre che essere presidente della Soka Gakkai Internazionale è un filosofo e saggista di fama mondiale. Tra i molti libri pubblicati e tradotti in più lingue, si segnalano in particolare i "Dialoghi", frutto di incontri con personalità di spicco del mondo culturale, sociale, politico ed economico. Con l'obiettivo di diffondere la pace e il dialogo fra culture e popoli diversi, Ikeda ha infatti costruito negli anni una rete di amicizia in tutto il mondo incontrando capi di stato ed esponenti culturali di rilievo, da Nelson Mandela a Fidel Castro, da Henry Kissinger a Zhou En Lai, al di là di ogni schieramento politico e ideologico, come lui stesso riassume: «Lavorare per la pace contro qualsiasi forma di violenza e contribuire al benessere dell'umanità attraverso la diffusione di una cultura e di una educazione umanistica». Ikeda in virtù delle sue attività in nome della pace e della cultura, ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, fra cui: il Premio per la pace delle Nazioni Unite (1983), il premio umanitario dell'Alto commissariato per i rifugiati (1989), la Medaglia di Grande Ufficiale delle Arti e Lettere del Ministero della Cultura Francese (1992) e la Croce Onoraria delle Scienze e delle Arti del Ministero dell'Educazione Austriaco (1992). In Italia, oltre alle cittadinanze onorarie di Torino e Palermo, il Fiorino d'Oro dal Comune di Firenze nel 1992, l'Anello dottorale dall'Università di Bologna Alma Mater nel 1994 e l'onorificenza di Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana conferitogli il 30 gennaio 2006 dall'ex presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.