Firenze Fiera, il vicesindaco Matulli interviene in consiglio comunale: "Abbiamo agito come è nelle nostre prerogative e all'interno delle regole per consentire l'attività della Fortezza da Basso"

"Abbiamo agito come è nelle nostre prerogative e all'interno delle regole per consentire la prosecuzione delle attività della Fortezza da Basso nel momento in cui è in progress un progetto di sistemazione e di gestione unitaria". E' quanto ha dichiarato il vicesindaco Giuseppe Matulli nel corso del suo intervento, a nome della giunta, in consiglio comunale sul tema delle recenti vicende che hanno coinvolto la Fortezza da Basso e la società che la gestisce, ovvero Firenze Fiera.Il vicesindaco Matulli ha iniziato il suo escursus dal dibattito proprio su Firenze Fiera avvenuto in consiglio comunale alla fine dello scorso mandato amministrativo quando la richiesta di un intervento straordinario per la realizzazione di un auditorium sotto il giardino del Palacongressi trovò l'opposizione dei consiglieri che sottolinearono, quantomeno, la necessità di soprassedere in attesa del parere della soprintendenza."Richiamo questo passaggio – ha aggiunto il vicesindaco Matulli – per sottolineare gli elementi di una discussione che da tempo accompagna la gestione del complesso della Fortezza da Basso come centro per esposizione e convegni". Ovvero la richiesta di avere un auditorium più grande a fronte di strutture di dimensioni attualmente non sufficienti o dichiarate comunque insufficienti, l'utilizzo degli spazi interni ed esterni alla Fortezza con i tutti problemi che comportano dal punto di vista logistico, la presenza all'interno del complesso del liceo Machiavelli e di altre attività che dovranno essere trasferite. "Tutto questo – ha continuato il vicesindaco Matulli – a fronte della necessità, tipica di una attività amministrativa, di arrivare a trovare le soluzioni mentre la macchina continua ad operare. Questo è stato il motivo per cui l'Amministrazione comunale ogni volta che si trovava ad affrontare i problemi relativi alla Fortezza faceva presente la necessità di avere un progetto organico sulla gestione soprattutto per quanto riguarda l'assetto interno". E' questa la soluzione individuata nella conferenza dei servizi del maggio 2006, convocata dalla Regione Toscana su istanza da Firenze Fiera, ed avente come oggetto la "stabilizzazione di strutture precarie insistenti nel compendio immobiliare Fortezza da Basso"."La conferenza dei servizi – ha spiegato il vicesindaco Matulli – ha rappresentato finalmente l'approdo delle richieste dell'Amministrazione comunale ed è stato l'elemento da cui ha preso il via la procedura per arrivare a una progettazione e ad una gestione unitaria dell'intero complesso. La conferenza dei servizi si è svolta il 24 maggio e il 26 giugno con la partecipazione dei rappresentanti di tutti i soggetti interessati (Agenzia del Demanio, Regione Toscana, Soprintendenza ai beni ambientali e architettonici, Comune di Firenze e Firenze Fiera). "Il primo passaggio da effettuare era la verifica della situazione dei manufatti all'interno della Fortezza – ha precisato il vicesindaco Matulli – . Ebbene, il sopralluogo della Polizia municipale è stato effettuato il 19 ottobre, come emerge dal relativo verbale". Dalla ricognizione è emersa la precarietà della gestione complessiva dell'area (una precarietà di cui la presenza del liceo Machiavelli è soltanto uno degli elementi) e una fotografia della situazione delle strutture: ovvero gli immobili esistenti con le autorizzazioni temporanee (e relativa scadenza) e i manufatti costruiti senza autorizzazione temporanee. "Tutte le strutture – ha sottolineato il vicesindaco Matulli – sono però caratterizzate da un elemento comune: essere funzionali alle esigenze delle manifestazioni dentro in un'area che il Piano regolatore definiva ‘area destinata alle manifestazioni espositive e fieristiche'. Dunque la situazione era giustificata e visto che le strutture erano state realizzate per le funzioni espositive e congressuali già previste dal Prg per l'area, sulla base delle norme urbanistiche la mancata preventiva autorizzazione era sanabile con il pagamento di una sanzione di 500 euro per immobile. Cosa che è puntualmente avvenuta"."A seguito della ricognizione – ha aggiunto ancora il vicesindaco Matulli – si è risposto, come previsto dalla conferenza dei servizi, la necessità di definire un incarico per elaborare un progetto di destinazione unitaria dell'area individuando i manufatti da mantenere, da consolidare, da correggere o da costruire ex novo. Un progetto che, vista la rilevanza del complesso interessato, dovrà essere di alta qualità e pertanto oggetto di una procedura adeguata al valore del monumento (una gara nazionale, internazionale, un concorso di idee)"."Questo è lo stato dell'arte ad oggi" ha precisato ancora il vicesindaco Matulli aggiungendo che sta per essere presentato il Master plan redatto dal tecnico incaricato dopo la conferenza dei servizi e che darà una definitiva sistemazione dell'area sulla base di un progetto di alta qualità. "In tutta questa vicenda – ha aggiunto il vicesindaco Matulli – l'Amministrazione comunale si è trovata di fronte al problema di dover garantire la continuità delle funzioni nel momento in cui si attuano i mutamenti strutturali. E' proprio questa la ragione per cui, quando la magistratura ritiene di procedere con gli accertamenti sulla gestione della Fortezza, l'Amministrazione ha l'esigenza di assumere, sulla base delle norme che regolano la nostra gestione urbanistica della città, gli interventi necessari perché il disegno finalizzato al potenziamento del polo espositivo fieristico della Fortezza, attualmente in progress, venisse negato nei fatti dall'interruzione dell'attività". In concreto l'Amministrazione ha agito, come è nelle sue prerogative, per consentire la Fiera del Mobile. "Lo abbiamo fatto fornendo ed esprimendo gli atti necessari per fare in modo che non si interrompesse l'attività fieristiche della Fortezza – ha precisato ancora il vicesindaco – rendendo trasparente la situazione pregressa, quella attuale e quella che, nell'immediata prospettiva, punta alla gestione unitaria della Fortezza da Basso. Queste sono le considerazioni che si evincono dalla delibera approvata dalla giunta. Non si tratta di un atto in polemica o in dialettica con nessuno: questo era l'interesse dell'Amministrazione e a questo abbiamo obbedito. Lo abbiamo fatto nel rispetto delle norme urbanistiche del Comune di Firenze. Siamo sereni e disponibili a tutti gli accertamenti per verificare se esistono responsabilità in ordine a questo comportamento" ha concluso il vicesindaco Matulli.(mf)