Annunciazione di Leonardo a Tokyo, Bosi (Fi) : "L'assessore Gozzini smentisca il suo viaggio in Giappone"
Questo l'intervento del consigliere di Forza Italia Enrico Bosi"Sono ormai mesi che divampa la polemica sull'invio dell' Annunciazione a Tokyo per sponsorizzare un'esposizione di prodotti merceologici, in cui primeggiano gli alimentari. Stamattina, proprio alla vigilia della partenza del capolavoro leonardesco, si apprende dai giornali che l'assessore alla cultura del Comune di Firenze, Giovanni Gozzini, accompagnerà il pericoloso quanto inutile viaggio dell'opera che, piccolo particolare, mancherà dagli Uffizi per circa tre mesi, deludendo così le migliaia di turisti che visitano la celebre galleria d'arte". Chiedo su questo una pronta smentita.Da lungo tempo l'amministrazione comunale ha scelto la via del silenzio riguardo alla vicenda, nonostante gli inviti rivolti dall'opposizione, da quanti hanno sottoscritto l'appello per il permanere dell'opera a Firenze (Sgarbi, Paolucci, Zeffirelli su tutti) ed i suggerimenti dei tecnici dell'arte che hanno sottolineato i tanti ed immotivati rischi cui andrà soggetto il celebre dipinto. E' sorprendente quindi che l'assessore Gozzini, come pare, abbia deciso all'ultimo momento il viaggio a Tokyo accondiscendendo al diktat del Ministro Rutelli, colpevole tra l'altro, anche di aver violato la legge (art. 66 del Codice dei Beni Culturali), oltre che di avere arrecato una grave offesa alla città.Non ci sorprende invece più di tanto che il sindaco di questa rassegnata città abbia taciuto sulla vicenda pur di non andare contro le decisioni del ministro Rutelli, comportamento che certamente nessun sindaco d'Italia e del mondo avrebbe tenuto disponendo, nella propria città, di così tanti capolavori concentrati nella più celebre galleria d'arte della terra. Ed ancor meno ci sorprende la presa di posizione del presidente della provincia Matteo Renzi, fedelissimo supporter del ministro dei beni culturali.Silenzio che in egual misura il Ministro Rutelli ha mostrato nei confronti di ben tre interrogazioni parlamentari del senatore e collega Paolo Amato.Ha fatto bene stamani Paolo Amato a mandare avanti, fino all'incatenamento la protesta di civiltà e di buon senso su un'iniziativa discutibile che mette a rischio un'opera che non è solo patrimonio italiano ma dell'intero Occidente.Opere di questo tipo devono essere incluse in una "black list" col divieto assoluto di qualunque spostamento. E a Firenze ve ne è più d'una: solo per fare qualche esempio, il Tondo Doni, i "picchi" del Botticelli, per non parlare delle sculture donatelliane o delle maioliche dei Della Robbia.Concludo manifestando la mia più totale solidarietà al direttore degli Uffizi, Antonio Natali che, tra tanti ciechi e sordomuti, ha dimostrato un grande coraggio arrivando a criticare le decisioni politiche del ministro e giungendo a prendere qualche giorno di ferie, per non essere presente allo "scippo" dell'Annunciazione, con l'augurio che le ventilate notizie di un suo allontanamento, a seguito di un'inchiesta giornalistica, risultino prive di ogni fondamento". (pc)