Convegno sulla sicurezza, il sindaco Domenici: "Le decisioni vanno condivise fra i diversi livelli istituzionali"
Convocare al più presto una sessione della Conferenza stato-città-enti locali dedicata al tema della sicurezza nelle aree urbane, con un esame approfondito delle diverse situazioni che possa portare a decisioni condivise. E' quanto ha proposto stamani il sindaco e presidente nazionale dell'Anci Leonardo Domenici al ministro per l'interno Giuliano Amato, nel corso del convegno "Vivere nelle città, sicurezza, qualità della vita, convivenza fra percezione e realtà" organizzato in Palazzo Vecchio da Anci Toscana."Il principio ispiratore da cui noi sindaci traiamo ispirazione per la nostra attività è quello della leale collaborazione fra i diversi livelli istituzionali ha detto Domenici Sono convinto che i cittadini vogliano questo: che tutte le istituzioni, ognuno per la sua parte, lavorino su obiettivi condivisi. Soprattuto quando si parla di ordine pubblico. Per questo ha aggiunto Domenici non condivido la proposta del sindaco di Milano Letizia Moratti di promuovere una manifestazione di protesta per la sicurezza in città. Per quanto dettata da una preoccupazione legittima, non credo rappresenti la via migliore da seguire e temo che possa avere un effetto controproducente: primo, perché non rientra nel principio di collaborazione di cui parlavo; secondo, perché c'è il rischio che si possa ritorcere contro chi l'ha promossa. Se si chiedono e ottengono più poliziotti e i problemi restano, si può essere accusati di non aver valutato bene il problema. Per questo credo che le decisioni vadano prese insieme, da governo ed enti locali, per valutare quali siano le soluzioni migliori da inidividuare. La sicurezza non solo un problema di repressione". A questo proposito, il sindaco cha precisato che a volte la necessità può essere più quella di integrare le funzioni tra forze dell'ordine e istituzioni locali, piuttosto che aumentare il personale: "Per esempio, si può pensare ad una evoluzione della figura del poliziotto o del carabiniere di quartiere, che forse dovrebbero essere più in rete' con le altre realtà del territorio, per poter interagire anche su problemi di natura sociale"; oppure, altra proposta indicata da Domenici, è quella di "progetti sperimentali di risanamento e riqualificazione di alcune piazze di grandi città, su cui svolgere un lavoro congiunto". Domenici ha anche proposto che il tema della sicurezza possa essere affrontato in Conferenza Unificata per coinvolgere anche le Regioni, così come prevede il titolo V della Costituzione."Per individuare le soluzioni, è importante affrontare insieme i problemi e collegarli ad ambiti precisi. Per quanto riguarda Firenze, ad esempio, ho più volte evidenziato la preoccupazione per un aumento dei fenomeni di violenza legati alla prostituzione e soprattutto alla droga, fenomeno sempre più allarmante ed esteso, soprattutto fra i giovani". A proposito della diffusione delle droghe, il sindaco ha condiviso l'appello del ministro Amato, per una chiamata di corresponsabilità non solo delle diverse istituzioni, ma anche della società civile."Il problema ha infine detto il sindaco è anche quello di decidere che tipo di relazione vogliamo fra il governo centrale e il sistema della autonomie, i Comuni in particolare; lo dico, perché durante la fase della Finanziaria ci sono stati problemi e tensioni. Dobbiamo capire se i Comuni ed i sindaci possono essere assunti dal governo come un riferimento ed un interlocutore, oppure solo come figure subordinate, che magari complicano la vita. Io credo che alcune decisioni potrebbero essere frutto di un confronto preventivo, su cui i Comuni potrebbero dare indicazioni utili: peso ad esempio alla riforma dell'Ici". (ag)