Somministrazione di psicofarmaci ai bambini: se ne parlerà martedì a Palazzo Vecchio
Prosegue il lavoro della commissione per le politiche sociali e della salute per presentare a esperti e rappresentanti di associazioni la mozione, approvata dal consiglio comunale nel giugno dello scorso anno, sui pericoli della somministrazione di psicofarmaci ai bambini. L'appuntamento è per martedì pomeriggio nella Sala Incontri di Palazzo Vecchio, sul tema "i pericoli nella somministrazione di psicofarmaci ai bambini". All'iniziativa parteciperanno Galileo Guidi, referente psichiatria per la Regione Toscana, Giovanni Barbagli dell'agenzia regionale di sanità, Roberto Cestari per il "comitato dei cittadini per i diritti dell'uomo", Roberto Leonetti referente psichiatria adolescenti dell'azienda sanitaria locale, Massimo Papini neuropsichiatria dell'azienda ospedaliera universitaria di Careggi, oltre a Duilio Borselli, per la società della salute e per la commissione i consiglieri Giovanni Varrasi, Anna Nocentini e Lorenzo Marzullo."Recentemente ha osservato la presidente della commissione Susanna Agostini l'osservatorio italiano sulla salute mentale si è opposto alla somministrazione degli psicofarmaci ai bambini invitando a non considerare la carenza di attenzione e iperattività una malattia mentale ed cercare invece di individuare le cause del disagio nella vita familiare, scolastica e nei contesti sociali. Così come sappiamo che la federazione che riunisce le associazione di docenti per l'integrazione scolastica si è espressa con preoccupazione per un uso degli psicofarmaci sui bambini"."Intendiamo contribuire al dibattito ha aggiunto la presidente Agostini evitando che prevalgano semplificazioni sanitarie e logiche che non hanno a che fare con il benessere e la salute dei bambini. Oggi sta tornando d'attualità anche la vicenda del Ritalin, un farmaco noto che per la cura dell'iperattività, che da anni divide il mondo scientifico. È nostra intenzione proseguire il confronto insieme alle associazioni, al «comitato dei cittadini per i diritti dell'uomo», a professionisti e istituzioni che da anni si occupano della materia". (fn)