Società della Salute, al via un progetto sperimentale per la prevenzione andrologica nelle scuole superiori. Se ne parlerà in un convegno martedì 13 marzo a Palazzo Vecchio
Un giovane su tre presenta una patologia andrologica, ma la stragrande maggioranza non ne è consapevole con il risultato di trascurare la malattia con problemi che, negli anni, possono avere gravi ripercussioni sulla salute. Per questo la Società della Salute insieme alla OMSA (Scuola di specializzazione di Urologia dell'Università di Firenze) e con la collaborazione del MIUR CSA (ex provveditorato agli studi) ha predisposto un progetto sperimentale di prevenzione andrologica che coinvolgerà gli studenti degli ultimi anni delle scuole superiori fiorentine. L'obiettivo è visitare, ovviamente su base volontaria, almeno 2mila-3mila ragazzi. Il progetto, che sarà presentato nei dettagli nel corso del convegno "La prevenzione andrologica nelle scuole medie superiori" che si svolgerà martedì 13 marzo a partire dalle 9.30 nel Salone de' Dugento di Palazzo Vecchio, è stato illustrato in anteprima dagli specialisti che l'hanno elaborato, ovvero Nicola Mondaini e Riccardo Bartoletti dell'Omsa e Vincenzo Orlando che oltre a far parte della scuola di specializzazione di Urologia dell'Università è anche colonnello medico presso il distretto militare di Firenze. Erano presenti anche l'assessore alle politiche sociosanitarie e presidente della Società della Salute Graziano Cioni, la presidente della commissione consiliare politiche sociali e della salute Susanna Agostini, dal consigliere comunale Massimo Pieri membro della commissione e da Fabrizio Balducci del MIUR CSA."Fino al 1° gennaio 2005 c'era la visita di leva per tutti i giovani durante la quale erano effettuati anche esami andrologici ha spiegato il presidente Cioni . Ma da quando è stata abolita la leva obbligatoria è venuto a mancare questo importante screening preventivo su una serie di patologie che colpiscono molti giovani. Per questo abbiamo condiviso da subito questo progetto che, agendo sulla prevenzione, risponde a pieno alle finalità proprie della Società della Salute".D'altronde sia la letteratura scientifica che i dati basati sulle visite di leva testimoniano come le patologie andrologiche siano diffuse nei giovani maschi. "Circa il 30% dei ragazzi di età compresa fra i 17 e i 19 anni presentano questo tipo di malattie ha spiegato Bartoletti . Quelle di più frequente riscontro sono il varicocele (dilatazione delle vene del testicolo), la fimosi (restringimento del prepuzio), l'idrocele (raccolta di liquido nel testicolo), l'ipospadia (apertura del meato uretrale esterno in sede anomala), il tumore del testicolo. Di queste circa il 60% può andare ad alterare la fertilità del giovane". Questi dati provenienti dalla letteratura trovano conferma negli studi eseguiti per un decennio presso il Distretto Militare di Firenze e in alcune scuole fiorentine. "Se prendiamo ad esempio i dati relativi alla visita di leva del 1998 su un campione di 11.649 giovani ha aggiunto Mondaini sono stati riscontrati oltre 3.890 casi di patologie andrologiche pari al 33,4%. Se a questo si aggiunge la limitata conoscenza di questo tipo di malattie e la scarsissima propensione dei giovani a recarsi dall'andrologo, specialista peraltro sconosciuto alla quasi totalità dei ragazzi, emerge chiaramente che la cessazione della visita di leva ha posto un rilevante problema a livello di prevenzione di questo tipo di patologie". Questo progetto, per adesso sperimentale, vuole appunto colmare questa carenza andando a cercare i ragazzi nelle scuole superiori. "Nel corso della settimana di prevenzione andrologica che si svolge ogni anno vengono effettuate mediamente 10mila visite a livello nazionale ha continuato Mondaini e di queste meno del 2% riguardano ragazzi sotto i 20 anni. Ecco perché abbiamo pensato a questo progetto con cui, grazie alla collaborazione dell'ex provveditorato, entreremo direttamente nelle scuole". In concreto nei mesi di maggio e giugno e poi alla ripresa delle lezioni in autunno, specialisti si recheranno nei licei fiorentini per spiegare ai ragazzi i rischi delle patologie andrologiche e per invitarli a effettuare, ovviamente su base volontaria, una visita totalmente gratuita. L'obiettivo è visitare 2mila-3mila ragazzi ma anche informare i giovani su questo tipo di malattie e sugli stili di vita a rischio."Questa iniziativa nasce dal problema dei molti giovani che senza la visita per il servizio di leva non effettuano più un servizio di prevenzione per alcune malattie che spesso sono trascurate ha aggiunto la presidente Agostini . Dopo averne discusso insieme, la commissione ha deciso di porre all'attenzione della Società della Salute il problema e provare a mantenere in qualche modo questo filtro sanitario. La prevenzione è importante in quanto azione positiva verso la qualità della vita e il benessere personale. Si tratta di studiare un approccio politico alla materia per riuscire a sollevare quel disagio sociale che spesso colpisce tante persone"."Noi uomini siamo molto pigri, soprattutto nella cura di alcune parti del corpo ha dichiarato il consigliere Pieri . L'idea del convegno e dello studio sui problemi andrologici è nata da una mia esperienza personale che mi ha fatto riflettere sulla necessità di trovare una modalità per sostituire lo screening un tempo effettuato grazie alla visita di leva. Ne abbiamo parlato con la Società della Salute e ne è venuto fuori un primo incontro e un progetto da portare direttamente nelle scuole".Per quanto riguarda il convegno, che si svolgerà nell'ambito della settimana per la prevenzione organizzata dalla Società Italiana Andrologia dal 10 al 19 marzo, il programma prevede il saluto dell'assessore e presidente della Società della Salute Cioni e la presentazione del progetto di prevenzione andrologica nelle scuole da parte di Nicola Mondaini. A seguire la sezione scientifica presieduta dalla presidente Agostini con le relazioni di Riccardo Bartoletti ("Il significato delle patologie andrologiche in adolescenza: 20mila giovani toscani"), Vincenzo Orlando ("1861-2005. La visita di leva: importanza dello screening andrologico"), Claudia Livi ("Screening della donna: stato dell'arte e prospettive"). Dalle 10.30 inizierà la sezione dedicata agli interventi e al dibattito coordinata dal consigliere Pieri. Sono previsti i contributi di Gianfranco Gensini (preside della Facoltà di Medicina dell'Università di Firenze), Piero Tosi (direttore sanitario dell'Asl di Firenze), Pasquale Rosabruna (Ufficio scolastico provinciale), Marco Carini (Clinica Urologica I) e Mauro Ucci (vicesegretario nazionale Fimmg). (mf)