Firenze ricorda i deportati dopo gli scioperi del marzo 1944. L'assessore Lastri: "Coinvolgere più giovani per non dimenticare"
Stamani alle 11 in piazza Santa Maria Novella, di fronte alle scuole Leopoldine, a Firenze, è stata celebrata la cerimonia commemorativa in occasione del 63° anniversario della deportazione nei campi di sterminio di migliaia di fiorentini, arrestati per motivi politici, come antifiascisti, partigiani, ma anche di operai, quest'ultimi arrestati e deportati dopo lo sciopero generale marzo del 1944. Le persone catturate furono trasferite alle scuole Leopoldine, centro di raccolta regionale. Molti di loro, nel pomeriggio dell'8 marzo, furono portati alla stazione di Santa Maria Novella, rinchiusi in carri di bestiame, sigillati e portati in Germania.Alla commemorazione erano presenti Mario Piccioli, ex deportato e presidente della sezione ANED di Firenze e Tiziano Lanzini, vicepresidente sezione ANED di Firenze e sindaco di Londa. L'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri ha portato il saluto della città di Firenze. " Lo sciopero avvenuto a Firenze durante la repressione nazifascista ha ricordato l'assessore Lastri fu un atto significativo di grande coraggio, una enorme sommossa, intrapresa con l'obiettivo principale di abbattere il nazifascismo".Infatti, lo sciopero nacque per cessare il trasferimento di mano d'opera per il lavoro coatto in Germania, per opporsi allo sfruttamento degli impianti produttivi a favore dell'industria bellica del terzo reich, e per impedire lo smontaggio dei macchinari da parte dei tedeschi, iniziato in alcuni centri industriali italiani e quindi anche nella nostra città. Un grande gesto di ribellione contro ogni forma di repressione e di violenza, che invece era in atto nella nostra città già da alcuni giorni, attraverso rastrellamenti e arresti, spesso indiscriminati di uomini e donne, identificati come avversari dei nazifascisti.Alla commemorazione hanno partecipato, oltre a rappresentanti di istituzioni provinciali, regionali e cittadini, anche tanti alunni fiorentini, i quali hanno potuto assistere alle toccanti testimonianze di coloro che, proprio quando avevano la loro stessa età, dovevano combattere in prima persona contro ogni tipo di repressione, in nome della libertà e della democrazia."Infatti ha ricordato l'assessore Lastri proprio perchè è nostro compito non far dimenticare questa tragedia e dare valore ai diritti fondamentali della democrazia, tra due mesi un gruppo di ragazzi delle nostre scuole partirà per un viaggio studio al campo di sterminio di Mauthausen".(pc)