8 marzo, il sindaco Domenici: "Troppo poche le donne al vertice nei Comuni, dall'Anci un manifesto per una democrazia paritaria"

"Un modo per essere vicini, in questo 8 marzo, alle donne che operano nelle amministrazioni comunali e a tutte le nostre concittadine": così il sindaco di Firenze Leonardo Domenici commenta ‘Manifesto per una democrazia paritaria nei Comuni italiani', approvato dall'Anci, l'associazione dei Comuni italiani di cui Domenici è presidente. "Nei Comuni italiani la presenza femminile è assolutamente minoritaria – spiega Domenici - solo il 7,3% di sindaci sono donne nei Comuni con più di 15.000 abitanti, e solo il 9,8% lo sono in quelli con popolazione inferiore. Tutto questo, come riconosciuto all'unanimità dal Consiglio nazionale Anci, si traduce in un deficit di democrazia nel nostro Paese. In vista delle prossime elezioni amministrative nelle quali si voterà in 919 Comuni, l'Anci quindi ha deciso di impegnarsi in una campagna a sostegno del riequilibrio della rappresentanza". Il Manifesto si articola in cinque punti: prevedere in modo esplicito l'impegno per il raggiungimento dell'obiettivo di uguaglianza di opportunità nello Statuto comunale, nei regolamenti di organizzazione e in tutti i bandi pubblici; sostenere un'equa rappresentanza e parità di accesso agli organi e alle cariche di nomina comunale; promuovere l'adozione del bilancio di genere, come essenziale strumento di valutazione dell'impatto differenziato delle politiche di bilancio su cittadini e cittadine; promuovere la piena realizzazione della parità sostanziale nell'accesso e nella crescita professione di uomini e donne, adottando i Piani di Azione Positiva (d.l196/2000) dei Comuni; prevedere che tra le deleghe sia prevista quella alle pari opportunità, dotata di adeguate risorse umane e di bilancio."Il ruolo delle donne nella società, le pari opportunità', la dignità e la sicurezza delle donne e, in ultima analisi, anche un tema universale quale quello della pace nel mondo: l'8 Marzo, Giornata internazionale della donna, ruota attorno a tutto ciò e per questo è una data speciale – continua Domenici - Una data che rimanda all'8 marzo 1908, quando a Chicago un incendio divampò in una fabbrica tessile occupata da 129 operaie in sciopero, che morirono tutte in quel rogo. Più che una festa, quindi, una giornata di riflessione e, se possibile, di iniziative concrete". (ag)