Quartiere 5: Festa della Donna con il libro ed una mostra fotografica sulle trecciaiole
"Lo sciopero delle trecciaiole del 1896" è il libro a cura di Marco Conti e edito dal Museo della Paglia e dell'Intreccio che è stato presentato stamani nell'ambito delle iniziative per ricordare la Festa della Donna, organizzate dal Quartiere 5, dall'ANPI Sezione di Peretola, la Camera del Lavoro, il Comune di Signa e dal Museo della Paglia e dell'Intreccio di Signa.Il libro è stato presentato al Circolo S.M.S. di Peretola (in via Pratese) ed al termine è stata inaugurata la mostra fotografica dal titolo "Peretola Petriolo 15 maggio 1896. Le trecciaiole si posero in sciopero" che è visitabile gratuitamente fino al 17 marzo dalle 9,00 alle 18,00.Il libro narra la cronaca dello sciopero delle trecciaiole, secondo dati trovati nell'Archivio di Stato tra gli atti di Polizia e pubblica una raccolta di articoli del quotidiano La Nazione in relazione agli eventi di quelle settimane.Anche la mostra fotografica è il risultato di una ricerca storica curata da Marco Conti: le immagini raccontano la storia della paglia e lo sciopero delle trecciaiole."È apprezzabile e opportuno ha commentato Stefania Collesei presidente del Quartiere 5 l'impegno di Marco Conti di ricostruire fatti ed eventi che hanno segnato l'identità di questo territorio. Ogni nuova generazione non può affermarsi senza le basi di conoscenza dell'impegno che le generazioni di ieri hanno profuso. In questo territorio le basi le hanno gettate le donne, le trecciaiole che hanno dato vita a manifestazioni di popolo, che con le loro battaglie hanno ridato dignità al lavoro".Ricordiamo che le trecciaiole erano le donne che intrecciavano i fili di paglia preparati per realizzare le trecce da cucire insieme per realizzare cappelli, molto richiesti nei primi decenni del XVIII secolo a tal punto da richiedere una produzione in quantità industriale. Ed infatti, verso la fine dell'Ottocento, l'importazione di trecce di paglia di grano da Napoli e di paglia di riso dalla Cina a prezzi molto concorrenziali, mise in crisi il settore a Firenze e migliaia di donne ricevettero retribuzioni molto più basse (una riduzione anche del 50%; da 20 a 10 centesimi per treccia) o, addirittura, furono licenziate. Lo sciopero divenne l'unica strada percorribile."È importante ha spiegato l'autore Marco Conti riportare all'attenzione un evento come questo: si tratta del primo sciopero in Toscana che riguardava le rivendicazioni salariali dei movimenti femminili. In quell'occasione ci furono dimostrazioni e cortei, tanto che dovette intervenire la cavalleria a circondare Peretola e furono effettuati diversi arresti. Fu un evento di grande portata: parteciparono allo sciopero anche le tabaccaie di Firenze e le impagliatrici di fiaschi di Empoli. Allora purtroppo, l'emergente partito socialista non si occupò di quei fatti, che sono stati quasi del tutto dimenticati".Durante la manifestazione di stamani, dodici donne del rione hanno ricevuto dall'ANPI una targa, un riconoscimento per l'impegno e le opere svolte nel periodo della Resistenza. Per l'affetto e la dedizione profusi nella cura dei feriti presso il piccolo ricovero d'emergenza, una specie di ospedaletto, che fu ospitato nella vecchia sede della Società di Mutuo Soccorso di Peretola e dove attualmente si trova la caserma dei Carabinieri."Riteniamo indispensabile ha dichiarato Giorgio Baldi presidente della sezione ANPI di Peretola sottolineare il ruolo fondamentale svolto dal movimento femminile nel nostro territorio: a partire dallo sciopero delle trecciaiole, passando per le lotte antifasciste fino alle battaglie per l'emancipazione in tempi più recenti". (uc)