Italiani rapiti in Nigeria, il consiglio approva risoluzione
Una risoluzione in favore dei due italiani rapiti in Nigeria è stata approvata dal consiglio comunale nella scorsa seduta. Il documento stato presentato dalla commissione per la pace e la solidarietà internazionale, presieduta da Lorenzo Marzullo, su proposta della consigliera Anna Nocentini.«La nostra intenzione ha spiegato Anna Nocenini - non è interpretare la situazione politica nigeriana ma siamo preoccupati per i lavoratori italiani nelle multinazionali che hanno sede in Nigeria, come l'Agip che il Mend ha annunciato di voler attaccare. Rispetto ad altri paesi l'Agip negli anni ha stretto rapporti con le popolazioni locali, costruendo anche delle scuole. Oggi in questa particolare situazione politica la presenza degli stranieri in questi paesi non è più compatibile con i diritti di quelle popolazioni. Occorre attivare rapporti diplomatici a livello internazionale contro il depauperamento che i Governi esercitano verso quelle popolazioni e garantire dignitose condizioni di vita e forme di democrazia reale».«I metodi che si stanno usando in Nigeria, come i rapimenti, ha aggiunto il presidente della commissione pace Lorenzo Marzullo non vanno bene e attirano soltanto le antipatie dell'opinione pubblica. Deve prevalere un'azione politico diplomatica del Ministero degli Esteri e dell'Unione Europea per decidere quale percorso intraprendere e per allargare le maglie della democrazia».«Per questi motivi hanno osservato Marzullo e Nocentini - chiediamo al sindaco e al presidente del consiglio comunale di "adoperarsi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministro degli Affari Esteri perché siano intensificati i rapporti con il Governo nigeriano nella direzione di evitare operazioni militari e di valutare invece la possibilità di accedere alle richieste dei rapitori».La risoluzione inoltre invita il sindaco ad impegnarsi "presso la presidenza di ENI, con la quale per altro si sono recentemente stabiliti rapporti solidali nella Fondazione Palazzo Strozzi, perché dia inizio ad un processo di revisione delle modalità della propria presenza in quel territorio e valorizzi le comunità locali». (fn)Questo il testo della risoluzione:Risoluzione n. 123/2007 approvata dal Consiglio Comunalenella seduta del 5 marzo 2007Considerato il protrarsi della prigionia dei due cittadini italiani, Francesco Arena e Cosma Russo, e del cittadino libanese Imad Saliba, a distanza di tre settimane dalla liberazione del terzo cittadino italiano Roberto Dieghi, nelle mani dei ribelli nigeriani impone a tutti i cittadini italiani e alle istituzioni che li rappresentano uno sforzo di attenzione e di azione affinché si interrompa la prigionia e quello che gli stessi rapiti hanno definito "stato di abbandono".Tenuto conto che si tratta di lavoratori coinvolti in un conflitto sociale e politico rispetto al quale non hanno alcuna possibilità di intervento, per il quale sono privati della libertà in quanto soggetti deboli rispetto alla Società Agip, i cui interventi in quel territorio sono alla base del conflitto stesso.Vista la ricerca del contatto, da parte dei rapitori, con il quotidiano Il Manifesto- che ha potuto incontrare i rapiti e alla vicenda ha dedicato ampio spazio- non può non evocare le mobilitazioni che hanno accompagnato, come un simbolico abbraccio, la storia di Luciana Sgrena e del suo rapimento in Iraq, come fosse una implicita richiesta di attirare l'attenzione del nostro Paese e del mondo Occidentale sul dramma nigeriano, escludendo esplicitamente la richiesta di riscatto economico.Ribadita la ferma condanna per ogni azione di violenza che priva i singoli cittadini della libertà occorre promuovere azioni e iniziative che eliminino il senso di abbandono dei nostri connazionali e spingano per una positiva e sollecita soluzione della loro prigionia, garantendone l'incolumità, anche in considerazione delle imminenti elezioni che si svolgeranno nel prossimo mese di aprile, situazioni in cui la vita degli ostaggi potrebbe essere ancora più in pericolo.Tutto ciò premesso,IL CONSIGLIO COMUNALEInvita il Sindaco e il Presidente del Consiglioad adoperarsi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministro degli Affari Esteri perché siano intensificati i rapporti con il Governo nigeriano nella direzione di evitare operazioni militari e di valutare invece la possibilità di accedere alle richieste dei rapitoriad adoperarsi presso la presidenza di ENI, con la quale per altro si sono recentemente stabiliti rapporti solidali nella Fondazione Palazzo Strozzi, perché dia inizio ad un processo di revisione delle modalità della propria presenza in quel territorio e valorizzi le comunità locali, secondo le parole dello stesso rapito Arena "Questa gente vuole una più equa distribuzione dei proventi del petrolio, che viene sfruttato da anni sulla loro terra senza alcuna contropartita. Bisogna accontentarli".Palazzo Vecchio, 5 marzo 2007