Piano recupero viale Belfiore, De Zordo: «Confermata la debolezza dell'amministrazione. Irrisolti i problemi ambientali»
Questo il testo dell'intervento di Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo:«Firenze, che rimane pur sempre una delle città più famose e visitate del mondo, non riesce neanche a portare in fondo un progetto urbanistico con una firma prestigiosa. In questo caso non abbiamo mai condiviso l'edificazione dell'area ex-Fiat di viale Belfiore, una utilizzazione del suolo urbano che va nella direzione opposta alle richieste e alle esigenze dei cittadini, ma, detto questo, non possiamo certo gradire che l'intervento venga fatto comunque e venga fatto con caratteristiche che devono solo avvantaggiare i costruttori privati. Dobbiamo quindi notare che, dopo aver approvato il progetto dell'architetto Jean Nouvel, l'amministrazione comunale sta dimostrando tutta la sua debolezza nei confronti degli imprenditori privati, in questo caso ancora Fusi, di Baldassini, Tognozzi e Pontello. Dopo aver sponsorizzato un concorso internazionale, l'amministrazione non lo sa difendere, mostrando una capacità di contrattazione e un'autorevolezza molto bassa, e lo sappiamo. Questa volta l'assessore Biagi sembra pure impuntarsi, ma è un po' tardi, in realtà se era un progetto importante ci doveva essere una vigilanza maggiore e costante. E forse il punto è proprio qui: la concezione del "basso profilo", del lasciar fare, si decide che va bene l'albergo, si chiede il concorso, si fa un comunicato, e poi finita lì, le cose vanno avanti da sole, e naturalmente chi ha grandi interessi in gioco si organizza. A questo si aggiunga il basso livello dell'imprenditoria cittadina, in particolare di un gruppo che mira a diventare uno dei leader a livello nazionale e che di fronte alle prospettive di incrementare i guadagni mostra una grettezza provinciale.Infondato resta il vanto dell'AC di destinare almeno il 20% della metratura ad alloggi per l'affitto convenzionato, cento alloggi nell'area ex Fiat di viale Belfiore che sono stati a suo tempo cancellati da una zona evidentemente ritenuta troppo pregiata per quel tipo di alloggi, e spostati nell'area ex Sime, in un immobile in costruzione tra via Toscanini e via Respighi, con evidente soddisfazione della BT. Restano infine irrisolte tutte le prblematiche ambientali legate all'intervento, in particolare quelle idro-geologiche: la falda intercettata dalle fondamenta dell'edificio e lo spreco di acqua (potabile?) per l'irrigazione del muro verde».(fn)