Bosi (FI): «Alla "falce rossa" di piazza Antonelli manca solo il martello»

Questo il testo dell'intervento di Enrico Bosi, consigliere di Forza Italia:«Il 24 febbraio scorso, dopo mesi di lavoro, alla presenza delle autorità, fra cui l'assessore alla "partecipazione democratica" Cristina Bevilacqua, è stato inaugurato il nuovo giardino di Piazza Antonelli, costato ai cittadini circa 80.000 euro, di cui 23.760 per l'acquisto dell'arredo urbano.Nel giardino, di piccole dimensioni e privo delle caratteristiche proprie del verde pubblico, fa bella mostra una quercia, di modeste dimensioni e non "grande", come descritto nel comunicato stampa sull'evento e soprattutto una "virgola" di colore rosso accesso che avrebbe la funzione di proteggere dalla vista del traffico chi vuole fermarsi, oltre che di sedile per i pedoni.Non manca neppure una fontanella con ciotola per l'abbeveraggio dei cani ed una pavimentazione antinquinamento.La realizzazione, frutto, a quanto apre dell'ennesimo esperimento di partecipazione democratica e di "qualità urbana", si presta ad alcune considerazioni.La piazza intesa come luogo di aggregazione (pare sia nato anche un comitato promotore) è per sua naturale collocazione posta al centro di un incrocio con cinque strade di cui una che la taglia a metà riducendo quindi lo spazio disponibile e circondata da ogni lato da un costante ed intenso traffico automobilistico, particolarmente pesante in coincidenza con le manifestazioni allo stadio comunale. E pertanto poco si presta a diventare un centro di aggregazione per l'elevato inquinamento, anche acustico, in ogni ora del giorno. La quercia al momento, per le sue dimensioni, può solo svolgere una funzione meramente simbolica.Utile il posizionamento di una ciotola per l'abbeveraggio dei cani, ma l'assessore Bevilacqua e l'assessore alle piccole cose, tanto piccole da non essere mai viste, immagino che non si siano mai accorti dello stato dei marciapiedi della zona, così ricchi di escrementi animali e di buche che, da tempo immemorabile, li deturpano e li rendono poco appetibili ai pedoni, specie quelli non vedenti.In compenso ci sono i piedini colorati dei percorsi sicuri (mi chiedo a questo punto per chi) e le strade del rione (vedasi in particolare via Elbano Gasperi, Via Centostelle e Via Nicolodi) che da decenni non vedono interventi di ripristino del manto stradale.E che dire infine della "virgola" di colore rosso, così stonata in confronto al colore delle facciate degli edifici (ma il piano del colore esiste ancora?) e la cui figura ha certamente evocato nelle menti degli amministratori e di certi amministrati il simbolo del totalitarismo comunista: peccato che manchi il martello, la falce c'è già».(fn)