Lunedì prossimo in Palazzo Vecchio il convegno "Mettiamo il razzismo in fuorigioco"
I possibili antidoti all' ignoranza di chi, sugli spalti delle arene sportive, sbeffeggia l' avversario solo perché il colore non della sua maglia ma della sua pelle è 'diverso' , è nero. Sono questi gli argomenti di cui si parlerà in un convegno, dal titolo "Mettiamo il razzismo in fuorigioco", organizzato per lunedì prossimo in Palazzo Vecchio dall'associazione Cospe (Cooperazione per lo sviluppo dei paesi emergenti) e dal consiglio degli stranieri. L'appuntamento è stato presentato questa mattina in Palazzo Vecchio dal presidente della commissione cultura e sport Dario Nardella, Camilla Bencini del Cospe e da Ibrahima Diane, componete del consiglio degli stranieri.«Il razzismo è un problema che colpisce diversi livelli della nostra società ha spiegato il presidente della commissione cultura e sport Dario Nardella anche lo sport e il mondo del calcio si sono resi protagonisti di brutti episodi di discriminazione e violenza: è importante combattere questo fenomeno anche per riscoprire il valore didattico ed educativo delle discipline sportive. Sarebbe grave se si lasciasse cadere l'appello dell'allenatore della Fiorentina Cesare Prandelli per aprire più di prima gli stadi ai bambini. Soprattutto alla fine della fase di emergenza e per obiettivi come la lotta al razzismo la presenza dei bambini e lo strumento dell'educazione possono essere quantomai efficaci».«I recenti drammatici episodi di violenza a cui tutti abbiamo assistito ha osservato Camilla Bencini - non fanno che confermare che il mondo del calcio ha bisogno di profondi cambiamenti al proprio interno, sradicando innanzitutto ogni espressione di razzismo e di odio verso l'altro. Razzismo e violenza sono due facce della stessa medaglia, e possono essere sconfitte solo attraverso l'acquisizione di regole e comportamenti condivisi tra società di calcio, calciatori, tifosi e giornalisti, per il rispetto dell'altro e il rifiuto della violenza. Il Cospe, da anni impegnato nella lotta al razzismo e alla discriminazione e nella promozione dei diritti di cittadinanza, e il consiglio degli stranieri del Comune, si fanno promotori di una campagna che, attraverso la sensibilizzazione della pubblica opinione, mira a combattere i fenomeni di razzismo e discriminazione nel mondo del calcio, promovendo i valori della convivenza e dei diritti».Il convegno arriva al culmine di una omonima campagna di sensibilizzazione sul tema del razzismo nel calcio e si svolge nell'ambito dell'iniziativa europea "Stand up-speak up" della Fondazione belga King Baudouin, promossa in Italia da Vita consulting. La campagna ha utilizzato soprattutto il mezzo radiofonico, con uno spot cui ha prestato la voce David Guetta, il radiocronista più noto delle partite della Fiorentina, e con trasmissioni e approfondimenti tematici che hanno coinvolto diversi addetti ai lavori, grazie al coinvolgimento delle emittenti toscane Radio Blu, ControRadio, Novaradio e Radio Toscana Network. (fn)Programma del Convegno:ore 10.00 - Apertura dei LavoriEugenio Giani (Assessore allo sport del Comune di Firenze)Lucia de Siervo (Assessore Politiche per l'Accoglienza e l'integrazione del Comune di Firenze)Fabio Laurenzi (Presidente Cospe)Ore 10.15 La campagna Stand Up Speak UpGiuseppe Ambrosio (Vita Consulting, partner italiano campagna SUSU)Proiezione del video "Intolleranza zero" annulliamo la distanzaOre 10.30 - Tavola rotonda"Combattere il razzismo nel calcio per una nuova cultura dello sport"Dario Nardella - presidente della Commissione Cultura, Istruzione e Sport del Comune di FirenzeMarc Andrè Zoro - calciatore del MessinaMauro Valeri - sociologoPaolo Piani - direttore settore Tecnico FIGCIbrahima Diagne - Consiglio degli Stranieri del Comune di Firenze Pippo Russo - Università di FirenzeDaniela Conti - Progetto Ultrà, Uisp Emilia RomagnaAcf FiorentinaCoordina Udo C. Enwereuzor