Un interprete del linguaggio dei segni tradurrà lo spettacolo di Giobbe Covatta al Puccini

Permettere a chi non sente di assistere ad uno spettacolo teatrale avviando un progetto di sensibilizzazione per l'"abbattimento delle barriere della comunicazione". Era già successo lo scorso 29 novembre per lo spettacolo di Paolo Hendel e adesso l'iniziativa si ripete con quello di Giobbe Covatta. Un interprete del linguaggio dei segni sarà presente domenica pomeriggio allo spettacolo "Seven" in scena al teatro Puccini.Il progetto, promosso dal presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini con la collaborazione del teatro Puccini e dell'Ente Nazionale per la Protezione e l'Assistenza dei Sordomuti, ha già avuto un gran successo nella data di novembre dove trenta persone sordomute hanno assistito allo spettacolo di Hendel. Questa volta toccherà a Giobbe Covatta essere accompagnato sul palco da un interprete del linguaggio dei segni e per il mese di aprile l'iniziativa sarà riproposta con Lella Costa. «E' un progetto che abbiamo voluto fortemente - ha spiegato il presidente Cruccolini - e che da la possibilità per la prima volta in Italia ai non udenti di poter assistere ad uno spettacolo di cabaret. Il successo della prima data a novembre ha dato visibilità a questo tipo di servizio e molte persone ci hanno chiamati per avere un interprete in manifestazioni ed eventi culturali. E' importante – ha concluso il presidente del consiglio comunale -che sempre più strutture riescano a rimuovere quegli ostacoli che impediscono la partecipazione alla vita culturale del Paese delle persone affette da sordità».Lo spettacolo avrà inizio alle 16.45. (fn)