Presentato in commissione urbanistica il progetto del parco di Castello. L'assessore Biagi: "Questi 80 ettari dovranno diventare un pezzo di città vissuto e frequentato dai fiorentini"

Diecimila nuovi alberi, prati, laghi artificiali, percorsi pedonali e ciclabili, padiglioni dedicati a varie attività che renderanno viva e fruibile l'area verde. Sono questi alcuni degli elementi fondamentali del progetto del nuovo parco di Castello illustrati questa mattina alla commissione consiliare urbanistica dal progettista Cristophe Girot alla presenza dell'assessore all'urbanistica Gianni Biagi."Il progetto del parco è l'elemento fondamentale della complessiva organizzazione dell'intera area – ha dichiarato l'assessore Biagi -. La scommessa è proprio questa: fare il modo che il parco diventi il generatore di tutto il complesso urbano, diventi un vero e proprio pezzo di città. Per questo fondamentale è la scelta delle funzioni che troveranno posto nel parco: da un lato dovranno essere attività che stimolino i cittadini a frequentare questa area verde e al tempo stesso dovranno garantire ai privati che le gestiranno le risorse economiche per il mantenimento del parco". L'assessore Biagi ha poi ricordato che gli 80 ettari del parco sono stati ceduti dalla proprietà (la Nuove iniziative territoriali di cui Fondiaria è il socio di maggioranza) al Comune di Firenze e che per quanto riguarda gli interventi di edilizia previsti nell'area sarà dedicata particolare attenzione alla questioni del risparmio energetico.Girot ha illustrato a grandi linee il progetto che si sviluppa su un'idea di base: il parco non può essere solo un'area verde, deve essere l'occasione per creare un pezzo di città fruita dai cittadini ed ecologicamente sostenibile. Non sarà unica grande area verde, ma sono stati individuati parchi più piccoli e caratterizzati.Uno dei temi fondamentali è quello dell'acqua, già ora elemento rilevante nell'area. Il progetto prevede il sostanziale mantenimento della rete principali di collettori della rete esistente di bonifica (una parte invece dovrebbe essere interrata in modo da liberare superficie da dedicare ai prati) e del canale posto a nord nonché la realizzazione di tre "vasche" artificiali di diverse dimensioni.Per quanto riguarda le piante, Girot ha precisato la scelta di riprendere le tematiche del verde esistenti utilizzando quindi esemplari locali e annunciato che, tra l'altro, verranno piantati 10mila nuovi alberi. Non sarà però creato un bosco: gli alberi saranno collocati lungo i bordi del parco e delle varie sotto aree verdiGirot ha confermato la sostanziale pedonalizzazione del parco e sottolineato l'importanza del ruolo svolto dal trasporto pubblico (ferrovia e tramvia). Molta attenzione è stata dedicata alla mobilità ciclabile e si sono previsti anche percorsi per cavalli.Una parte importante del progetto è dedicata alle attività previste nel parco, essenziali per renderlo fruibile e quindi vivibile dai cittadini. Girot ha pensato una serie di padiglioni, ognuno con il suo giardino, dedicati alle diverse attività culturali, locali, sportive."Si tratta di un progetto molto interessante – commenta ancora l'assessore Biagi – che risponde alle esigenze di creare un parco che sia un polmone verde per la città ma al tempo stesso sia vissuto dai cittadini"."L'audizione di stamani è stata molto importante - ha commentato il presidente della commissione consiliare urbanistica Antongiulio Barbaro -, abbiamo potuto ottenere un primo nucleo di informazioni e di spiegazioni utili per comprendere la natura del progetto del nuovo parco, i cardini su cui si articola e le sue finalità generali. Si tratta solo di un primo, prezioso ancorché doveroso approfondimento necessario per consentire ai gruppi consiliari di orientare la propria posizione in vista dei passaggi e degli adempimenti successivi: la commissione si ritiene impegnata nel seguire da vicino questo progetto, nel contesto più generale del Piano esecutivo dell'intera area di Castello"."Naturalmente siamo interessati a che i lavori per la realizzazione del parco, soprattutto dopo aver visto la grande qualità del progetto del prof. Girot, abbiano inizio prima possibile - ha concluso Barbaro - così come le altre opere di interesse pubblico previste dal Piano. L'obiettivo è di favorire il riequilibro ambientale dell'area e di offrire all'intera città metropolitana un parco di grandi dimensioni e potenzialità, ecologiche e di svago. Il tutto nell'ottica del sistema dei parchi lungo l'asta dell'Arno e nella Piana che da tempo i diversi strumenti di pianificazione territoriale hanno individuato". (mf)