Partecipazione democratica e cooperazione: se ne è discusso ieri un seminario con il senatore venezuelano Carlos Escarrà Malavè
Le esperienze di partecipazione democratica del laboratorio venezuelano a confronto con quelle fiorentine e toscane sono state al centro del seminario organizzato ieri nel Salone dei Duecento dalle commissioni affari istituzionali e pace e solidarietà internazionale e dal presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini.L'iniziativa ha visto la partecipazione e l'intervento del vicepresidente della commissione esteri della Repubblica del Venezuela Carlos Escarrà Malavè, membro del consiglio presidenziale per la riforma della costituzione del paese sudamericano e relatore della legge sulla cooperazione internazionale e di quella sulla partecipazione.«La legge sulla partecipazione ha sottolineato Malavè si basa sull'esistenza dei consejos comunales che sono assemblee di comunità le quali amministrano, gestiscono e decidono dei fondi economici che il Governo centrale gli attribuisce. Più precisamente, attraverso queste comunità vengono salatati i livelli amministrativi locali, il denaro è direttamente in mano ai cittadini o meglio a nuclei di famiglie che costituiscono le comunità e che decidono quali interventi attuare sui loro territori, in fatto di scuole, ospedali, asili nido e infrastrutture».Malavè ha aggiunto poi che «questa forma di partecipazione significa che il cittadino non ha soltanto la funzione di controllo sulle scelte operate da altri livelli di governo ma è egli stesso a decidere per la propria comunità».Per quanto riguarda la legge sulla cooperazione Malavè ha evidenziato come il suo governo sia favorevole alla creazione di un mondo multipolare dove ad esempio l'utilizzo del petrolio avviene attraverso uno scambio cooperativo. «Quest'idea ha osservato - si basa sul fatto che il petrolio anche se si trova sotto il nostro territorio è in realtà un bene di tutti è può servire a fare politiche sociali globali: noi cediamo questa fonte comune e in cambio otteniamo un bene o una risorsa che a noi può essere utile da un altro paese».E' da questo concetto di "scambi solidali" già avvenuto tra il governo venezuelano e la città di Londra (dove viene offerto petrolio a prezzo scontato in cambio di un trasferimento di conoscenze amministrative) che ieri il vicesindaco Giuseppe Matulli e il presidente Cruccolini hanno incontrato, assieme alla presidente di Ataf Elisabetta Tesi, il senatore venezuelano per arrivare ad un intesa dello stesso tipo a Firenze: petrolio a prezzi scontati in cambio di "know how" fiorentino in materia urbanistica, di mobilità o addirittura in campo idrogeologico per aiutare a frenare gli smottamenti del terreno che avvengono a Caracas.Durante il seminario sono intervenuti oltre i presidenti delle commissioni Anna Nocentini (affari istituzionali) e Lorenzo Marzullo (pace e solidarietà internazionale) che hanno sottolineato «la positiva esperienza venezuelana di democrazia partecipativa, un modello che si sta diffondendo in tutta l'America Latina», l'assessore regionale alle riforme Agostino Fragai, Tommaso Fattori del comitato italiano contratto mondiale dell'acqua e Donatella Della Porta dell'Istituto universitario europeo. Al termine del convegno l'auspicio comune è stato quello di incentivare incontri e scambi di questo tipo per arricchire e confrontarsi sulle diverse forme di democrazia, partecipazione e cooperazione. (fn)