Tramvia, l'intervento del vicesindaco Matulli in consiglio comunale: "Forza Italia nel 2005 era favorevole al progetto. Adesso ha cambiato idea?"
"Forza Italia ha cambiato opinione sulla tramvia rispetto alle posizioni espresse in quest'aula dal capogruppo Paolo Amato nel giugno 2005?". E' questo l'interrogativo che il vicesindaco Giuseppe Matulli ha rivolto oggi ai consiglieri di Forza Italia nel corso del suo intervento sul tema della tramvia.Il vicesindaco Matulli ha esordito precisando i termini della vicenda del passaggio della tramvia nella zona del Duomo, anche per rispondere alle richieste avanzate da due consiglieri dell'opposizione. "Il parere positivo del comitato tecnico-scientifico del ministero per i beni e le attività culturali ha un precedente nella conferenza dei servizi del 26 luglio 2000 quando la Soprintendenza dei beni artistici e architettonici della provincia di Firenze esprimeva un parere favorevole al tracciato con una nota. Nella nota il parere favorevole che ha precisato il vicesindaco Matulli nel 2000 prevedeva non soltanto il transito sulla direttrice Cerretani-Martelli ma anche il passaggio dietro l'abside del Duomo, consentiva l'approvazione del tracciato con la richiesta di captazione da terra dell'energia elettrica". Successivamente il 28 novembre 2002 l'Amministrazione comunale, con delibera di giunta, approvò la variante del progetto della seconda linea della tramvia Peretola-centro storico-piazza della Libertà che modificava il percorso cancellando il passaggio intorno al Duomo sostituito dal transito in via Martelli e via Cavour. Il nuovo percorso fu approvato in una conferenza dei servizi il 24 luglio 2003 nella quale si precisava che il progetto esecutivo doveva verificare attraverso la Soprintendenza la possibilità della collocazione dei pali e degli elementi della pavimentazione di corredo nell'area prospiciente al Duomo. "Quello che dovevamo verificare in questa fase ha aggiunto il vicesindaco Matulli era soltanto il posizionamento dei pali nella zona di piazza del Duomo e la pavimentazione, non il tracciato che era già stato approvato". Successivamente, nel luglio 2006, la soprintendenza decideva di rimettere al comitato tecnico-scientifico del ministero la valutazione che su cui in sede di conferenza dei servizi si era riservata ad un suo ulteriore giudizio. Quindi il comitato doveva esprimersi riguardo all'individuazione del tipo di palificazione e della pavimentazione. "Precedentemente alla convocazione del comitato ha continuato il vicesindaco Matulli l'Amministrazione comunale ha verificato con i costruttori e gestori la fattibilità di una alimentazione non aerea dalla fermata che precede piazza del Duomo a quella successiva, quindi per un tratto di circa 390 metri. Una verifica positiva, pertanto come Amministrazione abbiamo chiesto di essere ricevuti dal comitato che, il 12 febbraio, ha espresso quindi il parere che leggo testualmente: Nel corso dell'audizione sono state presentate le ragioni del Comune per la realizzazione della tramvia e rammentate anche, da parte dell'amministrazione di tutela, le garanzie richieste perché l'impatto della tramvia fosse contenuto al massimo'. Tali richieste comportano: la mancanza di specifici separatori di sedi' che infatti non sono previsti; l'assenza di una fermata presso il battistero' che infatti non era prevista; una velocità molto ridotta della tramvia nella zona storica della città' che prevediamo essere in promiscuo con la pedonalizzazione; l'applicazione delle previdenze necessarie a contenere le vibrazioni'; la minore alternazione possibile dei marciapiedi esistenti senza ridurli'; e infine elemento più importante l'assenza di alimentazione aerea (con relativi pali, cavi elettrici e via dicendo) in prossimità del Duomo e del Battistero'. Il parere continua precisando che dalla presentazione effettuata dai rappresentanti del Comune emerge che le garanzie richiese saranno soddisfatte in sede di progetto esecutivo e di successiva realizzazione; in particolare sono presentati alcuni disegni che illustrano la possibilità di introdurre batterie nelle vetture motrici per evitare l'alimentazione aerea. Tutto ciò considerato il comitato si esprime favorevolmente riguardo il tema in oggetto, purché siano rispettate le richieste e con la raccomandazione che il Comune valuti la possibilità di utilizzare convogli meno lunghi e pesanti'. Questo è il parere del comitato come è stato approvato il 12 febbraio". Il vicesindaco Matulli si è poi soffermato sugli interrogativi posti dai consiglieri comunali. Per quanto riguarda i costi, il vicesindaco ha spiegato che "il parere del comitato è oggetto delle prescrizioni del Comune alla società di costruzione che adegua il progetto alle indicazioni e solo la società di progetto ci potrà dire il costo dell'operazione. All'Amministrazione comunale è parso necessario e opportuno preventivamente verificare sia con il gestore che con il costruttore la fattibilità". Per quanto riguarda l'illustrazione dei soluzioni tecniche relative alla riduzione delle vibrazioni, il vicesindaco Matulli ha precisato che: "nel progetto è contenuta una valutazione tecnica effettuata dalla seconda università di Napoli per quanto riguarda lo studio delle vibrazioni con un'analisi delle vibrazioni ex ante (ovvero quelle attuali a cui oggi è sottoposto il battistero per il passaggio degli autobus) e le indicazioni delle risorse progettuali e delle formule per quanto concerne l'armamento in modo da annullare le vibrazione. Il risultato è sicuramente positivo".Il vicesindaco Matulli ha poi colto l'occasione del dibattito che si è acceso sulla questione del passaggio del tram nei pressi del Duomo e in generale sul progetto della rete tranviaria per "fare un po' d'ordine che mi sembra, a questo punto, necessario. E lo faccio riferendomi al dibattito che si è svolto in questa aula il 6 giugno 2005, in particolare all'intervento del capogruppo di Forza Italia Paolo Amato. Nel suo intervento, a disposizione sul sito Comune, Amato fu molto polemico nei miei confronti perché avevo osato di portare un volantino firmato dai giovani di Forza Italia dove dichiaravano la loro avversione alla tramvia. Amato mi accusò di essere scorretto, perché rivendicò con forza, che nel programma elettorale di Forza Italia per il Comune di Firenze c'era la tramvia prevista dal Piano regolatore, ricordava il dibattito cui Forza Italia aveva partecipato sul programma di mandato del sindaco Domenici. E ancora ricordava l'intesa generale quadro tra il governo e la Regione Toscana firmata da quattro ministri del governo Berlusconi il 18 aprile 2003 e il relativo finanziamento per la tramvia". "Nell'intesa, su carta intestata della presidenza del consiglio dei ministri ha ribadito il vicesindaco Matulli si prevede dettagliatamente le linee della tramvia fiorentina, se ne prevede anche il contributo, si conclude sottolineando che le parti si impegnano, nel rispetto dell'ordinamento costituzionale e della lealtà a questo dovuta, ad attuare con spirito di costante collaborazione la presente intesa generale quadro ricercando ogni opportuna soluzione idonea a conseguire gli obiettivi nella premessa indicata anche con specifici accordi integrativi della presente intesa per la crescita sociale ed economica della Regione Toscana integrata con il paese e con l'Unione Europea'". Questa intesa è firmata di proprio pugno dal presidente del consiglio Silvio Berlusconi, dal ministro delle infrastrutture Pietro Lunardi, dal ministro dell'ambiente Altero Matteoli, dal ministro degli affari regionali Enrico La Loggia e da presidente della Regione Toscana Claudio Martini."Sempre il consigliere Amato ha continuato il vicesindaco Matulli ricordava la prese di posizione del coordinatore regionale di Forza Italia, citate nel 2005, e il convegno di Forza Italia cui fui invitato a effettuare un intervento sulla tramvia e sul quale il coordinatore di Forza Italia mi disse di essere d'accordo con me più di quanto avrei potuto immaginare. Aggiungo ancora che abbiamo letto in tutte le strade i cartelloni con lo slogan elettorale di Forza Italia: Bloccare le grandi opere? No, grazie'. Ricordo che la tramvia è stata finanziata come una grande opera contenuta nella legge obiettivo dal governo Berlusconi. Ho voluto ricordare questi episodi per fare chiedere ai consiglieri di Forza Italia se sono ancora dell'opinione espressa allora. Chiedo quindi se la posizione di Forza Italia su questo tema è modificata o se è quella rivendicata con forza ed energia il 6 giugno 2005".Il vicesindaco Matulli ha poi ricordato la situazione attuale di piazza del Duomo dove passano 16 linee di autobus cittadini che si traducono nel transito di non meno di 2.000 mezzi al giorno, alcuni dei quali lunghi 18 metri e di larghezza più ampia di quella del tram. Poi ci sono i taxi, i mezzi dei disabili, i veicoli autorizzati, quelli dei residenti e quelli per il trasporto merci. "Oggi quello spazio non è attraversabile da nessun pedone ha sottolineato il vicesindaco Matulli . Il nostro obiettivo è di rendere la strada pedonale grazie al servizio garantito dalla tramvia con l'abolizione delle catene che delimitano piazza del Duomo. Ma il dibattito non riguarda soltanto il transito del tram in centro. Siamo di fronte ad una avversità generale contro il progetto, avversità che diventa in qualche caso addirittura terrorismo psicologico. Eppure la situazione non è così come qualcuno la dipinge. Voglio citare un articolo pubblicato qualche giorno fa su un giornale cittadino dove si riportavano i dati dell'Osservatorio Toscocasa. Dati molto interessanti". Ovvero che già in questa fase in cui ci sono cantieri aperti e altri cantieri attesi, il valore immobiliare lungo la rete tramviaria è destinato ad aumentare del 4%. "Dunque il terrorismo alimentato da chi afferma che chi abita lungo i percorsi della tramvia dovrà cambiare casa viene smentito dal mercato. E ieri ha continuato il vicesindaco Matulli sulla Stampa, un giornale di proprietà della Fiat che non può certo essere accusato di essere contrario alle auto, è stato pubblicato un articolo che parla del ritorno del tram, dei progetti di nuove linee in molte città italiane, degli appalti nel 2007 appalti per un miliardo. E ancora del tram come mezzo di trasporto pubblico a più rapido sviluppo nel mondo con un tasso di crescita del 4% annuo fino al 2015, uno stock di 55mila convogli. Sono argomenti che impongono alle forze politiche di dire la loro opinione sul futuro di questa città. Ed è per questo che chiedo a Forza Italia di dire se ha cambiato posizione rispetto al giugno 2005 oppure no" ha concluso il vicesindaco Matulli. (mf)