I consiglieri della Cdl ritornano in aula: «Le critiche al presidente rimangono. Statuto dell'opposizione in tempi rapidi»

«Dopo una settima di protesta estrema che ci ha portato a non partecipare ai lavori in consiglio comunale e nei consigli di Quartiere. Ribadiamo le critiche già fatte oltreché scritte in una mozione di sfiducia, nei confronti del presidente dell'assemblea, che non rappresenta più il consiglio nella sua totalità come era stato nella votazione, ma solo una parte». Questa la posizione espressa dai consiglieri della Casa della Libertà in apertura di seduta del consiglio comunale.«Ritorniamo in aula per senso di responsabilità verso chi ci ha votato – hanno aggiunto – e verso il luogo istituzionale del Consiglio Comunale, con la proposta di uno "statuto delle opposizioni" e più in generale di regole che tutelino il ruolo e la funzione del consigliere comunale. Un lavoro già avviato in questo senso dalla precedente presidenza che chiediamo sia ripreso e portato in aula in tempi rapidi.Come già scritto nella mozione di sfiducia verso il Presidente del Consiglio e depositata presso tutti i gruppi consiliari già da novembre 2006, abbiamo dettagliato e aggiornato una serie di "gravi inadempienze o violazioni di statuto e regolamento comunale" che a nostro avviso sono state compiute dal presidente in questi mesi e che restano, così come resta il nostro atto, e quindi il nostro giudizio».«Richiediamo con forza regole che tutelino i consiglieri e in special modo l'opposizione – hanno ribadito i consiglieri della Cdl – ma più in generale richiediamo con forza azioni che tutelino il ruolo dell'assemblea. Ruolo diverso da quello della giunta così come la presidenza del consiglio è cosa diversa dal sindaco e non ne deve essere né succube né subalterna. Richiediamo che sia tutelata l'autonomia del consiglio comunale che solo il presidente del consiglio può e deve garantire. E' quindi chiaro che restiamo attenti osservatori di come il Presidente vorrà tutelare l'autonomia del Consiglio e l'agibilità dei consiglieri, minoranza in testa». (fn)