Varrasi (Verdi): «Alla Fondazione Strozzi il "Parco degli ulivi" nella collina sottostante a piazzale Michelangelo»

Alla Fondazione Palazzo Strozzi il "Parco degli ulivi" che si trova nella collina sottostante piazzale Michelangelo. La proposta è stata lanciata dal capogruppo dei Verdi Giovani Varrasi durante il dibattito, in consiglio comunale, che è seguito alla comunicato del presidente della fondazione, Lorenzo Bini Smaghi.«La fondazione – ha spiegato Varrasi – potrebbe prendere in considerazione la necessità di occuparsi della tutela e conservazione naturale, paesaggistica e sociale del "Parco degli ulivi", cinque ettari stupendi di paesaggio toscano nella collina sottostante al piazzale Michelangelo. Tale spazio "naturalmente" pubblico è attualmente assegnato ad attività imprenditoriali private con un uso che preclude ai fiorentini e ai cittadini del mondo il diritto naturale e sociale di passeggiarvi, riposare il corpo e l'anima a contatto con tanta bellezza storica e naturale, rinnovare ad ogni sguardo e respiro l'amore per Firenze. Ora che la "madre terra" è riconosciuta come bene esauribile e quindi prezioso, da difendere a tutti i costi da ogni attacco, la cultura fiorentina, i suoi imprenditori mecenati, ricollegandosi alle illustri tradizioni storiche di Firenze, difendano il Parco degli ulivi che, come un gioiello di famiglia, deve avere particolari attenzioni e riguardi».«Il nostro gruppo – ha aggiunto Varrasi - propone che tale parco divenga patrimonio della Fondazione della cultura, pienamente inserito nel connubio tipicamente fiorentino di un saldo rapporto tra bellezze naturali, rese dagli uomini perle paesaggistiche, ed eleganti e solidi palazzi di città. Natura, cultura, socialità e impresa intrecciate insieme, quale messaggio politico e pedagogico per le nuove generazioni più ricco e concreto di questo? Chi può sottrarsi a tale responsabilità e dovere verso la storia della città? Nel Parco, utilizzando i volumi già esistenti, potrebbero allestirsi mostre particolari o quegli spazi potrebbero essere utilizzati come foresterie per ospiti e artisti della Fondazione. Lo stesso uso potrebbe essere assegnato al ristorante "Le Rampe"»«Il Parco – ha concluso il capogruppo dei Verdi - sarebbe aperto al pubblico, ai cittadini di San Niccolò, di Firenze, del mondo, che potrebbero godere di quella conca "magica" talvolta peraltro utilizzabile, nella buona stagione, per mostre all'aperto di sculture o altre espressioni artistiche o persino teatrali o di danza. Quale più emozionante riconciliazione tra ambito imprenditoriale, culturale, naturale, popolare se non questo. Quale messaggio alla città e al mondo più vincolante, consapevole e attuale di questo». (fn)