Agostini (DS): «Continuiamo il nostro lavoro sulle condizioni di vita nelle carceri e sul reintegro sociale»
«Confermiamo a Firenze l'impegno politico per i detenuti e i loro diritti umani». E' quanto ha dichiarato la consigliera e Ds e presidente della commissione politiche sociali Susanna Agostini.«Questo è possibile grazie ad un percorso consolidato nel tempo ha proseguito la consigliera Agostini ed a scelte politiche sociali e sanitarie importanti sulle quali hanno investito diversi livelli delle istituzioni locali, grazie anche alla fitta rete di volontariato, tessuto attivo dentro e fuori dal carcere. Una tesi spiegata anche nella relazione annuale del garante dei diritti dei detenuti Frano Corleone per il consiglio comunale di Firenze. Il garante è una figura specifica voluta fortemente dall'amministrazione, un soggetto che ha la facoltà di interloquire con i referenti alti dell'organizzazione carceraria per far rispettare i diritti fondamentali di donne, di uomini, e spesso anche di minori che vivono entro le mura dei carcere».«Sappiamo quali sono le caratteristiche di inciviltà alle quali si doveva porre rimedio ha sottolineato la consigliera dei DS il sovraffollamento delle carceri italiane, la condivisione di una cella da parte di molte persone, l'assenza di supporti igienici sanitari minimi, necessari a salvaguardia e cura di malattie contagiose. Altre problematiche sono costituite dal freddo nelle stanza, dalla mancanza di acqua calda per potersi lavare fino alle non sottovalutabili necessità individuali e di affettività e vita di relazione familiare».«Per questi motivi ha osservato Susanna Agostini l'indulto è stato un provvedimento utile. Oltre a evidenziare, anche se con notevoli difetti di comunicazione, le lunghe attese di giudizio e la portata di alcuni reati commessi dai 23.580 soggetti che ne hanno potuto usufruire sul territorio nazionale. Ben l'80% dei parlamentari italiani ha votato l'indulto, un provvedimento che fin qui condividiamo e che contribuirà a riportare a miglior decoro e civiltà anche la vita di coloro che restano reclusi. E' stato l'avvio di un percorso che deve proseguire con rapidità: il dimezzamento del numero dei detenuti a Sollicciano è l'opportunità per attuare da subito le riforme necessarie perché mai più si giunga al precedente grado di insostenibilità delle carceri. Come gruppi politici lavoreremo fin da subito affinché il governo cambi le norme che hanno prodotto lesione ai diritti costituzionali. La comunità internazionale e la nuova Europa dovranno farsi carico di innovative legislazioni che comprendano regole certe per uomini e donne che sono costretti a spostarsi dal proprio paese d'origine per cercare lavoro e condizioni migliori di vita».«Sulla stampa ha concluso la consigliera dei DS sono evidenziati quali possono essere oggi i profili di una moderna criminalità, basata su mercati diffusi in sfere economiche internazionali, ciò impone innovazioni nel sistema della giustizia, del diritti e della pena. Fin da subito ci attiviamo perciò verso il parlamento e la magistratura per le riforme necessarie. Allo stesso modo ci impegniamo a favorire la crescita a livello territoriale di quella indispensabile rete delle opportunità di studi, di lavoro, anche durante il periodo di pena allo scopo di evitare ricadute nella trappola dell'illegalità. Al raggiungimento di questo obiettivo può contribuire anche l'impegno nell'ambito del mercato delle opportunità abitative anche per coloro che si trovano in condizioni di semilibertà. A tal proposito è necessario anche un chiarimento in merito al futuro della struttura di Santa Teresa». (fn)